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lunedì 23 luglio 2018
NODO D'AMORE
In una scuola, durante una riunione con i
genitori degli alunni, la Preside metteva
in risalto l’appoggio che i genitori devono
dare ai loro figli.
Capiva che la maggior parte dei genitori
della comunità erano lavoratori, ma chiedeva
loro di passare il maggior tempo possibile con
i propri figli, per ascoltarli e capirli.
Tuttavia, la Preside rimase sorpresa quando
un padre si alzò e spiegò, in maniera umile,
che lui non aveva il tempo di parlare con suo
figlio durante la settimana. Quando rientrava
dal lavoro, molto tardi, il figlio era ormai
addormentato. Quando usciva per andare
al lavoro, era molto presto e suo figlio stava
ancora dormendo. Spiegò, inoltre, che doveva
lavorare in questo modo per provvedere al
sostentamento della famiglia.
Dichiarò anche che non avere il tempo per
suo figlio l’angosciava molto e cercava di
rimediare andando tutte le notti a baciarlo,
quando arrivava a casa e, affinché suo figlio
sapesse della sua presenza, faceva un nodo
alla punta del lenzuolo. Questo succedeva
religiosamente ogni notte in cui si recava a
baciarlo. Quando il figlio si svegliava e
vedeva il nodo, sapeva che suo papà era
stato lì e lo aveva baciato. Il nodo era il
mezzo di comunicazione fra loro.
La Preside si emozionò per quella storia
singolare e si sorprese ancora di più quando
constatò che quel figlio, era uno dei migliori
alunni della scuola.
Le persone a volte, anche se non capiscono
il significato di molte parole, sono capaci di
ammirevoli gesti d’amore, in questo caso un
semplice nodo diventa segno di un legame
profondo, che dice molto più di tanti discorsi...
PAROLE POETICHE
Leggendo un articolo sul sito della
Giunti Scuola, ho attinto quest'idea per
avvicinare i ragazzi alla composizione
poetica in modo ludico e giocoso.
Basta ritagliare tante parole, "più o
meno poetiche", da giornali e riviste,
gli alunni ne estraggono a sorte una
o più, poi intorno a questa/e scrivono
dei versi più o meno ispirati...devono
sentirsi nell'officina del poeta, come
apprendisti che impastano parole
sfuggenti e misteriose, cercando di
sfiorare l'invisibile!
Il poeta mette una scala su una stella
e vi sale mentre suona un violino...
che ne dite ragazzi di cominciare
a salire?
venerdì 20 luglio 2018
NON SMETTETE MAI DI CREDERE NEI SOGNI
L'estate è il tempo giusto per sognare...
Ricordate cosa ho scritto sulla testiera
del mio letto?
Con l'impegno e la tenacia i sogni
si avverano, mi raccomando non
smettete mai di sognare!💖
giovedì 12 luglio 2018
IL BALLO DEL VOLONTARIATO
Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna
custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente
dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso
sono nella periferia del nostro cuore.
(Papa Francesco)Ciao ragazzi, spero che la vostra
estate stia procedendo a gonfie
vele; vi rubo qualche minuto per
mostrarvi questo video inviatomi
dalla nostra cara signora Paola,
seguite il testo è proprio forte...è
"Il ballo del volontariato" di Lorenzo
Baglioni
Voi sapete quanto il verbo aiutare
sia potente, non solo per gli altri
ma anche per noi...ricordiamocelo
sempre; un saluto speciale quindi
a Paola Mariangeli, autrice del libro
"In punta di piedi", alle accoglienti
associazioni Arph e Loco Motiva,
un bacio a tutti e buona estate!
giovedì 5 luglio 2018
ETIMOLOGIA: empatia
L'empatia è il tuo dolore nel mio cuore,
è la capacità di mettersi nei panni degli
altri, non giudicarli ma comprenderli,
ritengo sia una qualità essenziale
per gli insegnanti, è importante infatti
entrare in empatia con i propri studenti,
per capire, intuire meglio la loro realtà,
aiutandoli a sentirsi accettati.
L'etimologia di questa parola deriva dal
greco en (dentro) + pathos (soffrire, affetto),
letteralmente "sentire in" , cioè la capacità
di comprendere e condividere gli stessi
pensieri e sentimenti dell'altro.
L'origine della parola ha un che di poetico,
rimanda infatti alla compartecipazione
emotiva che si creava tra i cantori dei
poemi epici e il loro pubblico, generando un
flusso di sentimenti e sensazioni efficace,
coinvolgente, totalizzante.
Gli spettatori si immedesimavano, si
sentivano coinvolti, vivendo le stesse gioie
e gli stessi affanni dell'attore-aedo,
amalgamandosi con l’opera e con i personaggi
che stavano ammirando.
L'essere empatici dipende molto da noi,
è basilare stabilire relazioni fertili e di
qualità, ce lo dimostra questo delizioso
cartoon di Bruno Bozzetto:
Le immagini parlano chiaro, l'empatia
è il contatto, la condivisione di idee e
sensazioni, è l'interazione tra cuori aperti
all'accoglienza dell'altro senza esprimere
giudizi, è la capacità di lasciar risuonare
i sentimenti altrui in noi, amplificando
la gioia e la positività.
Senza dubbio è una delle parole che più amo
dell’intero vocabolario, ed è certamente quella
che più va coltivata nella nostra vita quotidiana.
Provare istantaneamente quel che prova l’altra
persona non è facile, ma a mio avviso occorre
lavorare su questo “settimo senso”, su questa
sfida emotiva, migliorando noi stessi e i nostri
alunni; se riuscissimo anche poco nel nostro
intento il mondo sarebbe sicuramente un posto
più sereno e colorato.
mercoledì 4 luglio 2018
STORIA DEL ROSPO SORDO
Mi sono piaciute molto le varie puntate
del factual tv (programma che racconta la
realtà) "Il supplente", in particolare
quelle con Roberto Saviano, J-Ax e Flavio
Insinna; le ho trovate ricche di spunti di
riflessione e anche divertenti, le sto vedendo
in questi giorni su Raiplay (è gratuito, basta
solo registrarsi).
Nella sua lezione Insinna racconta ai
ragazzi una storiella "illuminante", ve
la posto, sono sicura che ne faremo tesoro,
TUTTI!
La parabola del ranocchio
C’era una volta una gara …..di ranocchi
L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.
Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.
Cominciò la gara.
In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:
“Che pena !!! Non ce la faranno mai!”
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima
La gente continuava : “… Che pena !!! Non ce la faranno mai!…”
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Gli altri volevano sapere come avesse fatto.
Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.
Fu così che scoprirono…
che era sordo !
Morale :
Non ascoltare le persone che hanno la pessima abitudine di essere negative…
derubano le migliori speranze del tuo cuore !
Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o che leggi.
Per cui, preoccupati di essere sempre
POSITIVO !
Ma soprattutto…
Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.
(Per il testo ho attinto dall'ottimo sito Piùchepuoi)
L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.
Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.
Cominciò la gara.
In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:
“Che pena !!! Non ce la faranno mai!”
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima
La gente continuava : “… Che pena !!! Non ce la faranno mai!…”
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Gli altri volevano sapere come avesse fatto.
Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.
Fu così che scoprirono…
che era sordo !
Morale :
Non ascoltare le persone che hanno la pessima abitudine di essere negative…
derubano le migliori speranze del tuo cuore !
Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o che leggi.
Per cui, preoccupati di essere sempre
POSITIVO !
Ma soprattutto…
Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.
(Per il testo ho attinto dall'ottimo sito Piùchepuoi)
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