lunedì 25 marzo 2024

POESIA CREATIVA: LE POESIE DELLA IIA

 Primavera e autunno in simbiosi con la natura? Il Giappone ne è un esempio  - La scuola fa notizia

Stamattina gli alunni del IIA hanno trasformato la 

malinconia dell'"Autunno" di Vincenzo Cardarelli 

in un inno alla rinascita, dando vita alla poesia a

ricalco "Primavera". Questo esercizio poetico ha 

dimostrato la loro abilità nel vedere il mondo 

sotto una nuova luce, trasformando il tema 

dell'autunno in un messaggio di speranza e 

rinnovamento.

La poesia risultante dalla fusione dei loro 

versi è un meraviglioso esempio di come i 

nostri studenti possano reinterpretare la

 tradizione con originalità  e sensibilità.

Attraverso questo lavoro gli alunni hanno 

celebrato il ciclo continuo di fine e inizio che 

caratterizza la vita.

Questa era la poesia da ricalcare:

Maestra Emy - 🧡 Autunno ~ Vincenzo Cardarelli | Facebook

Ecco i loro bellissimi versi:
 
PRIMAVERA
Già la sentiamo arrivare
nelle tiepide giornate marzoline, (Fatjon)
nel venticello primaverile,
nei fiori colorati dei prati d'aprile, (Yllza)
nelle pioggerelline leggere (Sofia)
umide, calde e serene...(Lorena)
e un brivido percorre la terra,
che ora, fertile e viva,
accoglie un sole luminoso (Cristian)
che rinasce rapido in questa
primavera di speranze. (Valerio)
Avanza a passi veloci, (Sofia)
il miglior tempo della nostra vita
e lievemente ci accarezza il cuore.
Classe IIA

 ...e adesso il lipogramma-gioco di
Cristian, che scherza sempre:

Rachele, racchia ragazza raccapricciante,
racconta ridendo ricordi repellenti,
ripensando, rammenta rumorose risate
rompendo racchette 
raccontando rabbiosi rompicapi rognosi

lunedì 4 marzo 2024

Alla scoperta della profondità giovanile: Le anafore di Valerio, un'eco di Erri De Luca

 Sul ritornello «considero valore» | i bambini ci parlano

Oggi sono entusiasta di presentarvi un tesoro poetico proveniente direttamente dal cuore del mio allievo Valerio. In un'epoca in cui la tecnologia sembra dominare il panorama giovanile, è incredibile scoprire quanta profondità possa emergere dalla mente di un giovane come lui.

La poesia di Valerio, intitolata "Considero Valore", è il seguito delle meravigliose  anafore di Erri De Luca.

In un mondo in cui la superficialità sembra regnare sovrana, le parole di Valerio sono un prezioso promemoria della bellezza e della profondità che possono emergere quando ci prendiamo il tempo di osservare e riflettere sul mondo che ci circonda.

I suoi versi mostrano una profonda sensibilità e una comprensione della complessità dell'esistenza umana. Attraverso le sue parole, Valerio ci invita a fermarci e ad apprezzare la bellezza del mondo, anche nei momenti più semplici e apparentemente banali della vita.

In un momento in cui la società sembra essere sempre più distratta dai dispositivi tecnologici e dalle superficialità della vita quotidiana, il lavoro di Valerio è un potente richiamo alla bellezza e alla profondità che possono emergere quando ci prendiamo il tempo di rallentare e di riflettere.

Grazie, Valerio, per aver condiviso con noi la tua visione del mondo attraverso la tua poesia.

...Considero valore l'amicizia

Considero valore stare insieme e passare del tempo con la mia famiglia, felici

Considero valore i ricordi

Considero valore i nonni

Considero valore i consigli

Considero valore stare da soli e coltivare le proprie passioni

Considero valore avere un tetto sopra la testa e non andare a dormire digiuno

Considero valore l'empatia

Considero valore la natura, la pioggia, il cielo, le stelle

Considero valore la notte e i pensieri che porta

Considero valore una risata, l'nfanzia e la sua spensieratezza

Considero valore la possibilità di crearmi un futuro

Considero valore essere nato 

Valerio G.

Considero valore, classe 3A Sec. di Grantorto – Il Punto Quotidiano

 

lunedì 5 febbraio 2024

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

 

 No ai cellulari in classe: arriva il divieto ufficiale | Studenti.it

Gentile Ministro della Pubblica Istruzione,

mi rivolgo a Lei con l'intento di esporre una preoccupazione che riguarda direttamente la formazione e la salute psicofisica degli studenti italiani. In qualità di cittadino impegnato nel settore dell'istruzione e sensibile alle sfide che la modernità presenta, desidero sottoporre alla Sua attenzione un tema di grande rilevanza: l'uso incontrollato dei telefoni cellulari all'interno delle aule scolastiche.

La mia proposta, che spero voglia prendere in seria considerazione, è quella di istituire una rigorosa politica che impedisca agli studenti di utilizzare i cellulari durante l'orario scolastico. Sarebbe auspicabile che gli alunni lascino i propri dispositivi all'ingresso della scuola e li ritirino solamente al termine delle lezioni. Riconosco che esistono eccezioni, ma credo fermamente che le emergenze e le necessità varie possano essere gestite attraverso i telefoni della scuola, come avveniva prima dell'avvento diffuso dei telefoni cellulari.

Questa iniziativa mira a preservare la salute mentale e fisica di milioni di studenti, nonché a tutelare la dignità del lavoro di migliaia di insegnanti. È innegabile che i telefoni cellulari abbiano introdotto un elemento di distrazione significativo all'interno delle aule, mettendo a dura prova la capacità degli insegnanti di mantenere alta l'attenzione e la partecipazione degli studenti.

Inoltre, desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che l'uso eccessivo di questi dispositivi ha già causato danni considerevoli alla socializzazione, alla capacità di concentrazione e di memorizzazione degli studenti. Sarebbe nell'interesse dei genitori e della società nel suo complesso preservare la salute psicofisica dei giovani almeno durante il periodo di istruzione formale.

Mi permetto di sottolineare che, a mio avviso, non è più sufficiente limitarsi a degli inviti a moderare l'uso dei telefoni cellulari in classe, ma è giunto il momento di adottare misure legislative rigorose, analoghe a quelle implementate per il divieto di fumare nei locali pubblici e per l'uso obbligatorio delle cinture di sicurezza. Rinviamo da troppo tempo questa decisione, ed è giunto il momento di passare all'azione per garantire un ambiente educativo più sano e concentrato per le future generazioni.

Confido nella Sua saggezza e nel Suo impegno per il benessere e l'efficienza del sistema educativo italiano.

Distinti saluti,

prof.ssa Carla Belloni