http://video.corriere.it/harvard-emozionante-discorso-educazione-donovan-livingston/d9035718-2803-11e6-8ae9-1f09742ed1bf
Che ne dite? Non vi viene voglia di tuffarvi
sui libri e divorarli... non sognate anche voi
di appartenere alle stelle?
Non vi spaventate della lunghezza, sarà poesia
per le vostre orecchie.
BUON ANNO SCOLASTICO COLLEGHI E
RAGAZZI!
"L'istruzione, al di là di ogni dispositivo
che abbia una origine umana, è sempre
stata un grande equalizzatore delle
condizioni dell'uomo".
Horace Mann, 1848. Ai tempi di queste
sue considerazioni io non potevo leggere,
non potevo scrivere, e chi tentava di farlo
era punibile addirittura con la morte.
Per intere generazioni abbiamo conosciuto
l'nfinito potere della conoscenza, eppure,
in qualche modo, non abbiamo mai messo
in discussione chi ne deteneva le chiavi,
i guardiani dell'informazione.
Purtroppo in questo ordine di cose ho sempre
visto un "dividi et impera", un grave
errore di calcolo della realtà.
Per qualcuno, l'unica differenza tra una
classe di scuola e una piantagione è il tempo.
Quante volte ancora dovremo sentirci come
una sorta di citazione, come una serie di
parole in frasi dette da qualcun altro?
DIVERSITA', INCLUSIONE.
Ci sono giorni in cui mi sento come uno,
uno solo. Un bocciolo solitario piantato
in un terreno di promesse non mantenute.
Sono sempre stato una spina nel fianco
dell'ingiustizia. Dirompente, esplosivo,
loquace, una distrazione, con una passione
che trascende i limiti della mia conoscenza.
Oltre il tuo curriculum e i tuoi standard.
Ma io sono qui, come una manifestazione di
amore e di dolore, con la rivoluzione che pompa
nelle vene, sono lo strano frutto che cresce troppo
maturo per un pioppo, sono un sogno fatto di
legge, un sogno rinviato in carne ed ossa.
Sono un movimento, un misto di ricordi che
l'America cerca di dimenticare; ma il mio
passato non mi permetterà di restare seduto:
il mio corpo e la mia mente non possono
essere contenuti.
Voi educatori, non coprite con le vostre
voci il fruscio delle catene, rimuoviamole,
togliamoci le manette, liberiamoci del peso
ingombrante della povertà o del privilegio.
Politica e ignoranza...
Ero alle medie, quando Miss Parker mi ha
detto:" Donovan, possiamo fare un buon uso di questa
tua energia in eccesso". E lei mi ha fatto conoscere
il suono della mia voce. Mi ha fatto conoscere un
palcoscenico, mi ha costruito una base di partenza.
Mi ha spiegato che le nostre storie
sono come le scale, che ci consentono di toccare
le stelle e che dobbiamo salirle e afferrarle.
Continuiamo a salire e afferriamole.
Rovescia tutte le tue emozioni in un mestolo
e versale nella tua anima, illumina il mondo
con il tuo fascino brillante...Educare richiede
la pazienza di Galileo, oggi, quando guardo negli
occhi i miei studenti, tutto ciò che vedo sono
le costellazioni: se provate ad unire i puntini,
potete tracciare la forma della loro genialità,
che brilla nella loro ora più buia. Guardo gli
occhi dei miei studenti e vedo la stessa luce
che forma la cintura di Orione o le piramidi
di Giza. Vedo la stessa luce che ha guidato
Harriet alla libertà. Li ho visti: sotto le loro
maschere, sotto i loro guai esiste una frustrazione
vera, la riduzione in schiavitù delle loro opinioni.
Al centro di tutto c'è che nessuno è stato
pensato per essere comune. Siamo nati per
essere comete, per sfrecciare nello spazio e
nel tempo, per lasciare il segno in ogni
impresa che affrontiamo. Un cratere è il
segno che qualcosa di incredibile è successo:
di un impatto indelebile che ha scosso
il mondo. Non siamo forse gli astronomi che
cercano la prossima stella cadente?
Io insegno nella speranza di trasformare
questi contenuti in navi spaziali, i problemi
in telescopi, perchè un bimbo possa vedere
il loro potenziale dal punto in cui si trovano.
Non è giusto dirgli che sono stelle senza
renderlo consapevole della notte che le
circonda. Non è giusto dirgli che l'educazione è
la chiave e al tempo stesso continuare a cambiare
la serratura. L'educazione non rende tutti uguali:
è il sonno, piuttosto, che precede il sogno
americano: quindi alzatevi, fate sentire la
vostra voce, fino a quando non avrete tappato
i buchi nel cielo rotto di un bimbo.
Svegliate ogni bambino, fategli conoscere
il suo potenziale celeste. Sono stato un
buco nero nella mia classe per troppo tempo,
assorbendo ogni cosa, ma senza emettere luce.
Ma questi giorni sono passati, ora appartengo
alle stelle, anche voi, anche loro.
Insieme possiamo sperare galassie di
grandezza per le generazioni che verranno.
No, il cielo non è il limite, è soltanto l'inizio.
PRENDIANO IL VOLO.
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