Ho conosciuto, durante un'interessante
conversazione, questa leggenda emozionante
ed emblematica: noi, come le aquile, in vari
momenti della vita, dobbiamo decidere, affrontare
cambiamenti dolorosi, superare ostacoli; il nostro
coraggio e la nostra determinazione faranno la differenza.
Senza rinnovamento non si può crescere e diventare
ciò che si intende essere...adesso sto pensando a voi!
a settanta anni, ma perché ciò accada, intorno ai
quaranta anni, dovrà prendere una decisione difficile.
A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili,
e non riescono più ad afferrare le prede di cui si
nutre. Il suo becco, allungato e appuntito, si
incurva. Le ali, invecchiate e appesantite dalle
penne assai ingrossate, puntano contro il petto.
Volare è ormai difficile.
L'aquila ha solo due alternative: lasciarsi morire,
o affrontare un doloroso processo di rinnovamento,
lungo ben 150 giorni.
Volerà allora in cima a una montagna, si ritirerà
su un nido inaccessibile, addossato a una parete
rocciosa, un luogo da cui potrà fare ritorno con
un volo piano e sicuro.
Trovato questo luogo, l'aquila comincerà a
sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo,
affrontando con coraggio il dolore di tale
operazione.
Passate alcune settimane, le ricrescerà un
nuovo becco.
Con questo, strapperà uno a uno, incurante
del dolore, i vecchi artigli.
Quando ricresceranno i nuovi artigli, con
questi e con il becco, strapperà dal suo
corpo tutte le penne, una ad una.
Quando rinasceranno le nuove penne la
nuova aquila si lancerà sicura nel volo
di rinnovamento e ricomincerà a vivere
per altri trenta anni.
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