PER COMINCIARE VI POSTO L'ARTICOLO
DELLA PROF ISABELLA MILANI
Festa della donna: educate i bambini e
soprattutto le bambine alla parità.
8 marzo: Giornata internazionale della donna. Ho già fatto molte riflessioni su questa “Festa della Donna”, che non dovrebbe neanche chiamarsi “festa”, se vogliamo essere pignoli. Ma - si sa - in questa società consumistica tutto viene trasformato in un’occasione di guadagno. E bisognerebbe che ce ne rendessimo conto. Per esempio, come donne, chiedendo agli uomini che non ci regalino le costosissime mimose; né cioccolatini o altro. Non andando a feste organizzate perché le donne possano per una volta scimmiottare il peggio degli uomini, con gli uomini che "concedono" quell'uscita perché sanno che il giorno dopo tutto tornerà come prima.
Se volete, potete leggere quello che ho scritto finora sull'8 marzo cliccando sul link in fondo a questo post.
Oggi vorrei fare una sola riflessione. E mi rivolgo alle donne, ma anche agli uomini.
Il miglior modo di festeggiare la Giornata della donna è quella di chiedersi se state educando i vostri figli – i bambini, ma soprattutto le bambine - a credere nella parità fra uomo e donna. E prima di tutto dovete chiedere a voi stessi se siete convinti della parità.
Cari uomini, ma –al di là delle parole- credete davvero che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini? Usate parole rispettose quando vi rivolgete a loro e quando parlate di loro? Oppure fate battute sessiste – magari davanti ai figli - (apparentemente scherzando, ma in realtà tramandando un’idea della donna come persona inferiore?). Rimproverate la vostra compagna, le urlate, magari “vi scappa” anche solo il gesto di fingere di darle uno schiaffo?
A Natale le regalate il ferro da stiro? L’aspirapolvere? La pentola a pressione?
Care donne, ma –al di là delle parole- credete davvero che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini? O – magari davanti ai figli - parlate degli uomini come se fossero più importanti di voi, persone da “non fare arrabbiare”, da giustificare se vi urlano e vi rimproverano perché “non è pronto in tavola”, o non avete attaccato il bottone della sua camicia”, o preparate sempre gli stessi piatti? Magari, se vi arriva uno schiaffo, o anche solo il gesto di uno schiaffo trattenuto, vi scusate per esservi comportate male e averlo fatto arrabbiare? E continuate a parlare ai vostri figli di “cose da femmine” e “cose da maschio”, o giochi “da bambina” o “da bambino”? Vi fate aiutare nei lavori di casa solo dalla figlia femmina? Ricordatevi che tutto quello che fate insegna ai figli molto di più della parole.
Potrei continuare a lungo, ma per oggi basta. Il mio è solo un invito a festeggiare così la Giornata della donna.
Se ci pensate, vedrete quante cose fate – senza accorgervene- contro la parità di genere. O quante ne vedete fare agli altri. E vi accorgerete che ci sono molti comportamenti che potete modificare perché non ci sia più bisogno di ricordare agli uomini che le donne devono avere gli stessi loro diritti.
LUCIA ANNIBALI PRIMA E DOPO
VIDEO
LIBRI:
Promessi sposi (la monaca di Monza) - Alessandro Manzoni
Piccole donne - Louisa May Alcott
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RIVEDETE ANCHE IL POST CHE HO DEDICATO ALLA FESTA DELLA DONNA,
FATE RIFERIMENTO ALLA DONNA-ANGELO DEI GRANDI POETI, ALLA CACCIA ALLE STREGHE, AL MOVIMENTO DELLE SUFFRAGETTE, AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE DEDICATI ALLE DONNE....
Grazie professoressa
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