Quante volte a scuola chiediamo "attenzione"
o diciamo "stai attento!" ad un alunno?
La parola attento viene dal latino ed è composta
da ad+tendere= tendere verso; quando si è
attenti si volge l'animo a qualcosa, ci si aspetta
una rivelazione, un pensiero che scuota la
mente, che attivi collegamenti, che disorienti
ma faccia anche trovare una strada nuova...
la concentrazione chiude, l'attenzione apre...
Ricordiamo quindi che attenzione è disponibilità,
è dedicare cura a qualcosa o a qualcuno...
grazie della vostra generosa attenzione!
Mi ricollego alla raccolta poetica "Cedi la
strada agli alberi", che vi ho presentato sul
nostro canale I LIBRI DI BENEDETTA,
suggerendovi questa bellissima poesia
dedicata all'attenzione:
“Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.”
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