lunedì 8 settembre 2014

PRONTI, PARTENZA.....


Ragazzi si avvicina il rientro, metteteci
passione, sentimento; ognuno di voi è
forte in  qualcosa, può offrire qualcosa;
a voi la responsabilità di scoprirlo...

gli insegnanti vi aiuteranno in questo.
La scuola vi fornirà idee, sogni e pensieri,
teneteli stretti, vi serviranno domani per
vincere le sfide che il futuro vi riserverà;
siete protagonisti di un viaggio che durerà
giorni, mesi, una vita intera, vi resteranno
ricordi indelebili ed emozioni autentiche...
le stesse che proverete (spero!) leggendo
questa lettera che Abramo Lincoln scrisse
al maestro del figlio:
 
“Il mio figlioletto inizia oggi la scuola:
per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’
e desidero che sia trattato con delicatezza.
È un’avventura che potrebbe portarlo ad
attraversare continenti, un’avventura che,
probabilmente, comprenderà guerre, tragedie
e dolore.
Vivere questa vita richiederà fede, amore e
coraggio.
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini
sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente,

c’è un eroe; che per ogni politico egoista c’è un
leader scrupoloso…
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,

e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi
ad essere sconfitti…
Se può,gli trasmetta la meraviglia dei libri…

Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per
ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel
cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde
collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole
sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee,
anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone
gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non
seguire la massa, anche se tutti saltano sul
carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
 ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta
col setaccio della verità, trattenendo solo il
buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi
dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior
offerente, ma a non dare mai un prezzo al
proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia
urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli,
perché solo attraverso la prova del fuoco si
fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia
in sé stesso, perché solo allora avrà una sublime
fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo mio figlio”.

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