di noi a immedesimarsi nei panni della
vittima e anche del bullo, per far riflettere
sui sentimenti che essi provano e sulle
azioni che ne conseguono.
Cosa pensi che provi una vittima di bullismo?
Cos’è che la fa stare così male?
Cosa pensi che provi, invece, il bullo?
Cosa lo spinge a comportarsi così?
Quale ruolo ha il gruppo?
Cosa può fare lo spettatore?
Colui che assiste o viene a conoscenza
di un atto di bullismo?
Tu puoi fare qualcosa in una situazione
come questa? Cosa?
Lara si potrebbe salvare? Grazie a chi?
Il finale alternativo lo potete costruire
voi ragazzi, motivandolo naturalmente!
Guardate il video, provate a rispondere
alle domande...a scuola tireremo le fila
delle nostre riflessioni.
Per riflettere:
Ogni volta che la cronaca ci sbatte in
faccia bande di nazistelli che picchiano
ebrei o gruppi di ragazzi che sbertucciano
un compagno troppo sensibile fino a
indurlo al suicidio, mi domando in
quale anno, in quale secolo siamo. (…)
Se chiudo gli occhi, mi sembra di vederli
sfilare al passo dell’oca: bulli, nazistelli,
fanatici di ogni risma e colore.
Avvinghiati alle loro patetiche certezze
di cartapesta, al loro ridicolo senso del
rispetto e dell’orgoglio tribale.
Tanti Io deboli raggrumati in un Noi insulso.
Li guardo e non mi fanno paura.
Solo tanta pena.
Spero che un giorno la vita li sorprenda
davanti a uno specchio, costringendoli
a vedere che siamo tutti sul medesimo
albero. Anzi, che siamo l’albero, e chi
dà fuoco a un ramo diverso dal proprio
sta solo incendiando se stesso.
(Massimo Gramellini)
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