giovedì 25 aprile 2013

RICONOSCENZA



Mi piace ricordare questa giornata
con la parola RICONOSCENZA,
quel sentimento di affettuosa gratitudine
per un bene ricevuto, in questo caso
il più prezioso: la LIBERTA'.
Fu per ringraziamento verso chi aveva
donato la propria vita per un ideale che
furono affisse tante, innumerevoli
lapidi murarie, che oggi passano purtroppo
quasi inosservate nelle varie piazze d'Italia;
lette però con gli occhi del cuore,
raccontano invece di valori eterni, assoluti,
universali, gli stessi che mi  auguro ispireranno
i comportamenti futuri dei miei figli e dei
miei tanti allievi: l' amore per la patria, l'onore,
la fratellanza,  il rispetto, la dignità .....

Eccone una:
25 aprile 1945

Ricorda, o cittadino, questa data
e spiegala ai tuoi figli
e ai figli dei tuoi figli
racconta loro
come un popolo in rivolta
si liberasse un giorno
dall'oppressore
e narra loro
le mille e mille gesta di quei prodi
che sui monti, nei borghi e in ogni luogo
sbarrarono il passo all'invasore
né ti scordar dei morti
né ti scordar di raccontare
cos'è stato il fascismo
e il nazismo
e la guerra ricorda
le rovine, le stragi, la fame e la miseria
lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri
ricordati di Buchenwald
delle camere a gas, dei forni crematori
e tutto questo
spiega ai tuoi figli
e ai figli dei tuoi figli
non perché l'odio e la vendetta duri
ma perchè sappian quale immenso bene
sia la libertà
e imparino ad amarla
e la conservino intatta
e la difendano sempre

 

domenica 21 aprile 2013

QUANDO I BAMBINI INSEGNANO

"Disporre al meglio dell'ambiente è
disporre al meglio di se stessi".

Per il giorno della Terra, che si celebra
il 22 di aprile, vi propongo questo video
emozionante, educativo, informativo;
i giovanissimi si identificano molto in
questa bambina, grintosa e decisa, che
reclama, con fermezza, il suo posto nel
mondo di domani.
C'è solo da prendere esempio ragazzi!!!
















Oggi Severn Suzuki, la protagonista del
video,  è una convinta attivista ambientale e
conduttrice televisiva, che continua le sue
battaglie per la salvaguardia del nostro
meraviglioso ma delicato  pianeta. A distanza
di venti anni  ha parlato nuovamente all'assemblea
dell'ONU:

mercoledì 17 aprile 2013

ODISSEA e dintorni

Nel profondo mare dell'Odissea
hanno pescato in tanti, ispirati da
un mito che conquista l'anima per
l'arcano desiderio di superare il qui,
l'ora...il sè.

Senza tempo sono i ben noti versi
di Dante, Foscolo, Gozzano, Saba,
ma tantissimi altri si sono misurati con
le intriganti avventure umane, e non solo,
di Ulisse: romanzieri (Joyce,Valerio Massimo
Manfredi), scrittori per ragazzi (Geronimo
Stilton) musicisti (Gounod, Monteverdi),
cantautori (Guccini, Dalla, Ruggeri, ecc).

Ecco alcuni dei  miei esempi:

ITACA di Costantino Kavafis

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

ULYSSES di Alfred Tennyson
(...)
Non posso fare a meno di viaggiare: berrò
Ogni goccia della vita: tutto il tempo ho assaporato
Molto, molto ho sofferto, sia con coloro
Che mi amavano, che solo, sulla riva, e quando
Con tumultuose correnti le piovose Iadi
Agitavano l’oscuro mare: io son diventato un nome;
Per aver sempre vagato con cuore affamato
Molto vidi e conobbi; città d’uomini
E costumi, climi, consigli, governi,
E non di meno me stesso, ma onorato da tutti;
E assaporai il piacere della battaglia coi miei pari,
Lontano sulle risonanti pianure della ventosa Troia.(...)


Ascoltate che poesie questi testi:

martedì 9 aprile 2013

PIU' DAI E PIU' RICEVI
















Quando i miei alunni si risparmiano
troppo, si impegnano senza mostrare
abbastanza  passione e interesse,
racconto loro questa storiella molto
efficace che aiuta a ricaricare le
batterie scariche:

 Festa al castello

Il villaggio ai piedi del castello fu

svegliato dalla voce dell'araldo del
castellano che leggeva un proclama
nella piazza.
"Il nostro signore beneamato invita

tutti i suoi buoni e fedeli sudditi a
partecipare alla festa del suo
compleanno.
Ognuno riceverà una piacevole
sorpresa.
Domanda a tutti però un piccolo
favore: chi partecipa alla festa
abbia la gentilezza di portare un
po' d'acqua per riempire la riserva
del castello che è vuota...".
L'araldo ripeté più volte il proclama,

poi fece dietrofront e scortato
dalle guardie ritornò al castello.
Nel villaggio scoppiarono i commenti

più diversi.
"Bah! E' il solito tiranno! Ha

abbastanza servitori per farsi
riempire il serbatoio... Io porterò
un bicchiere d'acqua, e sarà
abbastanza!".
"Ma no! E' sempre stato buono

e generoso! Io ne porterò un barile!".
"Io un... ditale!".
"Io una botte!".
Il mattino della festa, si vide uno

strano corteo salire al castello.
Alcuni spingevano con tutte le loro

 forze dei grossi barili o
ansimavano portando grossi
secchi colmi d'acqua. Altri,
sbeffeggiando i compagni di
strada, portavano piccole
caraffe o un bicchierino su
un vassoio.
La processione entrò nel
cortile del castello. Ognuno
vuotava il proprio recipiente
nella grande vasca, verso la
sala del banchetto.
Arrosti e vino, danze e canti
si succedettero, finché verso
sera il signore del castello
ringraziò tutti con parole
gentili e si ritirò nei suoi
appartamenti.
"E la sorpresa promessa?",
brontolarono alcuni con
disappunto e delusione.
Altri dimostravano una gioia
soddisfatta: "Il nostro signore
ci ha regalato la più magnifica
delle feste!".
Ciascuno, prima di ripartire,
passò a riprendersi il recipiente.
Esplosero allora delle grida che
si intensificarono rapidamente.
Esclamazioni di gioia e rabbia.
I recipienti erano stati riempiti
fino all'orlo di monete d'oro!
"Ah! Se avessi portato più acqua...".

(TRATTO da magicaluna.com)

 

venerdì 5 aprile 2013

DIORAMI FAIDATE'

"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo,
se faccio imparo" diceva giustamente
Confucio; sono del tutto convinta che
la didattica odierna sia  troppo teorica.
A mio avviso occorre spronare il più
possibile gli alunni a mettere in pratica
i concetti  che apprendono sui libri; se
non li fissano con l'esperienza  si rischia
che cadano nel dimenticatoio in brevissimo
tempo.

A tal proposito ho proposto alle mie
classi di acquisire il significato delle
principali nozioni geografiche realizzando
dei semplici diorami faidaté: solo das,
tempere e tanta curiosità.

Questi sono i miniplastici che ho
mostrato loro come prototipo da
ingrandire e ovviamente perfezionare.

FOCE A DELTA E A ESTUARIO















VALLE A U E VALLE A V
















VULCANO (INTERNO ED ESTERNO)



































PROMONTORIO, ISOLA E ARCIPELAGO