domenica 22 febbraio 2015

L'AMORE E' TUTTO

Seguire il telegiornale mi è
diventato  difficile, è una corsa
alla notizia più tragica, folle,
dolorosa...alla fine si sente la vita
precaria, provvisoria, appesa a
un filo; ed è per questo che ogni
tanto mi rassicuro ed incoraggio
con le parole di Sant'Agostino e
di Charlie Chaplin, nel "Discorso
all'umanità" del Grande dittatore:
L'AMORE E' TUTTO-SIAMO UNO

 
Mi consola molto anche leggere l'incipit
del film "Love actually is all around"
Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all'area degli arrivi dell'aereporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d'accordo. Per me l'amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c'è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d'amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l'amore davvero è dappertutto.
 

mercoledì 18 febbraio 2015

LETTORI SI DIVENTA




















Il nostro divertente "Lettori si diventa" è
pronto e funziona bene (è ispirato al
gioco proposto dalla Salani Editore):
le ATTIVITA'  (simbolo mano) consistono
nell'estrarre a sorte una carta:
- INDOVINELLO
  (il titolo di un libro è  nascosto
  nell'indovinello)
- MIMO
  (si mima il titolo di un libro facendolo
  individuare alla propria squadra)
- TABU'
  (si deve far capire il titolo del libro
  senza usare le parole tabù)
- PICTIONARY
  (si disegna alla lavagna il titolo di un
  libro per farlo indovinare ai propri
  compagni di squadra)

Sono pronte anche le domande relative
alla storia e ai personaggi del libro
(simbolo libro) che, in circolo,
settimanalmente leggiamo:
abbiamo scelto CUORE DI CICCIA
di Susanna TAMARO.


Gli IMPREVISTI (simbolo punto
esclamativo) sono:
- torna all'inizio;
- salta un turno;
- tira il dado, se fai 6 puoi continuare
   a giocare, altrimenti salta il turno;
- torna indietro di 2 caselle.

Abbiamo poi dato un ruolo alla casella
con la "bimba sui libri":
la squadra interessata estrarrà a sorte una
PAROLA DIFFICILE dal mazzo e dovrà
spiegarne il significato.

Infine il bonus (casella verde) è previsto
dal tabellone.
BUON DIVERTIMENTO RAGAZZI!!!!




venerdì 13 febbraio 2015

INSALATA DI POESIE












Si prendono tante poesie di Pascoli,
si scelgono uno o più versi di ognuna,
si fondono a formare una nuova e
originalissima poesia, un po' nostra
e molto di Pascoli.

Ho scelto questo poeta perché lo
stiamo studiando in questi giorni,
ma si può lavorare con tutti i poeti
che vogliamo.

giovedì 12 febbraio 2015

IO SONO L'ITALIA


Stiamo studiando la Seconda
Guerra Mondiale, argomento che
i ragazzi adorano: la sentono
vicina, tecnologica, fortemente
dolorosa.
Sarebbe bene lavorare col planisfero!
Ognuno di loro è un Paese coinvolto
nel conflitto (sono talmente tanti che
ce n'è per tutti), la lotta ad accaparrarsi
il preferito è ardua; man mano che
scatta il domino delle alleanze ognuno
deve riferire il proprio comportamento
in guerra, quindi motivare scelte, armi usate,
strategie, successi o disfatte.

Anche i più apatici si svegliano, ricordano
i Paesi perché li associano ai compagni.
Naturalmente si può giocare pure
con la Prima Guerra Mondiale....


sabato 7 febbraio 2015

LE PAROLE DELLA LIBERTA'

Studiando la storia della Russia
nella prima metà del Novecento,
ci siamo imbattuti nei gulag, orrore
contemporaneo, al pari dei campi
di concentramento nazisti.
A tal proposito ho letto ai miei
alunni una poesia emblematica del
clima brutale  che vi si respirava, è
di Osip Mandel'štam:

Togliendomi i mari, la corsa e il volo
e dando al piede l’appoggio di una terra coatta,
che cosa avete ottenuto? Bel calcolo:
non potevate amputarmi le labbra che si muovono.

DENTRO NON MI SPOSTO DI UN CENTIMETRO.

Vi riporto le parole di A. D'Avenia
sul poeta: "Quest’uomo, perseguitato
dal regime in quanto scrittore e
mandato per questo in un campo di
lavoro dove trovò la morte, compose
poesie a voce. Non aveva nulla per
scrivere. Sua moglie e i suoi amici
le imparavano a memoria e dopo
la sua morte, avvenuta non si sa
esattamente dove, le hanno pubblicate.
E' significativo ascoltare il grido muto,
l’aria rubata, di un uomo che, in mezzo
alla neve siberiana e all'assurdo
lavoro della prigionia, era libero.
Componeva. Gli era rimasto solo
questo: la sua anima libera, che
libera anche noi con le sue parole,
lui che era stato più prigioniero di
tutti. E in un verso dice: “dentro
non mi sposto di un centimetro”.
Come vorrei,  chiedere questo per
me. Pioggia o sole, stanco o forte,
sano o malato, solo o in compagnia,
libero o prigioniero, che io, dentro,
non mi sposti di un centimetro.
***

martedì 3 febbraio 2015

LETTORI SI DIVENTA

Un gioco nuovo per i ragazzi del
laboratorio, si chiama "Lettori si
diventa" è di Salani editore.
Ogni gruppo ha il suo cartellone,
e il suo dado, il regolamento in
parte lo leggiamo, in parte ce lo
inventiamo.
I lettori scelgono il libro da leggere
in biblioteca e  le attività (mimi, tabù,
ecc), prendono appunti per rispondere
alle domande sulla storia e sui
personaggi, prevedono imprevisti
e bonus, infine inventano un ruolo
per l'ultimo simbolo "bimba che
legge sui libri". Mi aspetto idee
originali e curiose. Intanto buona
lettura!

domenica 1 febbraio 2015

TRA RICORDO E MEMORIA (2)

Tra la giornata della memoria e la giornata
del ricordo a mio avviso c'è quella del
pregiudizio, la dedico ai miei alunni
musulmani che, guarda caso, hanno
il nostro stesso senso dell'umorismo!!!

E' facile dirsi aperti al diverso, difficile
è dimostrare con i fatti di esserlo veramente...
è questo il tema centrale del corto che ho
mostrato ai miei alunni, per insinuare nelle
loro giovani menti il tarlo del dubbio, la paura
della meschinità del cuore umano, stretto nella
morsa dell'inquietudine e del sospetto.
Questo è il link del video "La colpa" di F. Prisco:
https://www.youtube.com/watch?v=DFNBCl1BwqI
Il messaggio di fondo alla fine è questo:
SIAMO UNO OVUNQUE