giovedì 31 luglio 2014

LE NUVOLE

Vedere continuamente tante nuvole in
cielo mi fa tornare alla mente una
meravigliosa poesia di Fabrizio De André,
intitolata "Le nuvole", (qualcuno di voi
già la conosce).
Ve la propongo recitata da una donna
anziana  e una giovane; De Andrè "spiega"
così la sua canzone:
"Ho scelto Lalla Pisano e Maria
Mereu perché le loro voci mi
sembravano in grado di rappresentare
bene la Madre Terra", quella, appunto,
che vede continuamente passare le
nuvole e rimane ad aspettare che piova.
È messo subito in chiaro che "si mettono lì /
tra noi e il cielo": se da una parte ci
obbligano ad alzare lo sguardo per
osservarle, dall'altra ci impediscono di
vedere qualcosa di diverso o più alto di
loro. Allora le nuvole diventano entità
che decidono al di sopra di noi e cui noi
dobbiamo sottostare, ma, pur condizionando
la vita di tutti, sono fatte di niente, sono
solo apparenza che ci passa sopra con
indifferenza e noncuranza per la  nostra
voglia di pioggia."



Vi consiglio di immergervi anche
in questo video, "la poesia è ovunque
la si cerca....."

domenica 27 luglio 2014

I VERI AMICI


Oggi sull'autostrada ho notato
un cane abbandonato, aveva gli
occhi grandi e tristi....mi sono tornate
alla mente queste poesie di Giorgio
Panariello:

GUARDAMI NEGLI OCCHI
"Guardami negli occhi, sono l'amico tuo migliore
e non ti ho mai chiesto più di quel che mi puoi dare.
Guardami negli occhi, quando ti siedo accanto
e non so nemmeno se sei un re, un barbone oppure un santo.
E non c'è bastonata che io non ti perdoni,
ma guardami negli occhi quando m'abbandoni."

UNA ZAMPA SUL CUORE
Ogni volta che osservo i miei cani,
che gioco con loro, che li abbraccio,
che li accarezzo, penso sempre come sia
possibile.
Mi chiedo, dove si trova il coraggio, in
quale angolo nascosto della nostra coscienza
si trova la forza di fischiare al nostro cane
e dirgli: "Dai, salta su che ti porto fare un giro
in macchina!"?  Farlo salire, vederlo scodinzolare
felice (perché Dio solo sa quanto è felice di fare
un giro in macchina!) mettere in moto e partire
sapendo che quella casa, quel giardino, quella
pallina sgonfia e scolorita, non li rivedrà mai
più. E poi lasciarlo lì, legato a un guard-rail
e andare via mentre guarda confuso e incredulo.
Incredulo perché chi se lo aspettava! Chi se lo
aspettava che quell'essere umano tanto amato,
che lo ha voluto, cresciuto, addestrato a fare
tutte quelle cose che magari neanche capiva,
ma che faceva con tutto l'amore solo per farlo
contento, perché era il suo padrone, quell'essere
umano che avrebbe difeso anche a costo della
vita sua stessa, quell'essere umano adesso lo
ha abbandonato! Lo ha lasciato lì, da solo.
Senza neanche la sua pallina sgonfia e scolorita.
Quell'essere... umano. Grande, grosso e senza
cuore. Quel cuore sul quale un giorno ha creduto
di appoggiare la zampa.

giovedì 24 luglio 2014

EFFETTI OTTICI CURIOSI

Ricordate ragazzi quando all'ITC,
in aula informatica, un'insegnante
ci mostrò degli effetti ottici molto
particolari? Visto che vi incuriosivano
tanto, ve ne mostro altri.... poi mi fate
sapere cosa avete osservato, ok?!!!

venerdì 18 luglio 2014

PER I MIEI ALUNNI POCO POETICI


Ricordate questa poesia che vi ho
letto in primavera?
Ho tralasciato di pubblicarla, ma
voglio ritornarci sopra: rileggetela,
rifletteci su, l'estate è una stagione
che si "presta" al sentimento e al
romanticismo.....lasciatevi andare,
chissà?!

La misura del mondo

In matematica non sono brava.
Perdo il conto delle foglie dei rami
e per le stelle ogni volta ricomincio da capo.
Non riesco a misurare il salto delle cavallette
e non so la formula per il perimetro delle nuvole.
Il calcolo di quanta neve sia caduta mi sfugge
e anche di quanta ne possa reggere un filo d’erba.
La somma dei passi per arrivare al mare non mi riesce
e mi chiedo se per il ritorno devo fare una sottrazione.
Ho diviso il numero dei semi per i frutti
il risultato è una nuova foresta e ne avanza qualcuno.
Se moltiplico le giornate di sole per quelle di pioggia
ottengo più di sette stagioni e non so quante settimane.
La matematica mi confonde. Come misura del mondo è strana.
Per quanti conti si facciano qualcosa non torna mai pari.
Due finestre fanno una vista? quattro muri sono una casa?
Noi siamo i nostri centimetri, chili, litri? quanto pesa un segreto?
quanto misura una risata? e l’area del cuore come si calcola?
Azzurra D’Agostino (Porretta Terme, 1977)


lunedì 14 luglio 2014

APRIRE LA PORTA DEL CUORE

L'estate è il momento migliore per
pensare agli altri, abbiamo più tempo
per riflettere e per dedicarci a chi ha
bisogno di cure e attenzioni...spero che
questo video sia un invito per tutti noi
a  rispolverare il lato più nobile e
generoso del nostro essere.
Il protagonista della pubblicità coreana
si profonde in buone azioni, non conta
ciò che dà, di qui scaturisce un'elevazione
umana meravigliosa che stupisce, coinvolge,
appaga.





martedì 1 luglio 2014

UNA POETESSA "MODERNA"

Ieri è morta Maria Luisa Spaziani,
una poetessa "ermetica moderna",
riparleremo di lei il prossimo anno,
a proposito di Eugenio Montale.
Questi sono alcuni suoi versi, notate
le eleganti immagini che rimandano
al mare, all'amore e al cielo, parole
in cui si snodano gli enigmi della
memoria e del sogno.....

"Nuotare, fare il morto sulla pelle
viva del mare. Esultano le cellule
dagli alluci al cervello. A occhi chiusi
abbraccio il sole; essenza di un messaggio".

a sipario abbassato
Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta
è a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie
-la meraviglia.

Lo spirito ha bisogno del finito
per incarnare slanci d'infinito.
Parlo con l'angelo, e le tue braccia d'uomo
soltanto lo traducono ai miei sensi.

Dove comincia l'ala? Dove nascono
musiche di tamburi di tempesta?
Amarti è sprofondare, è una foresta
sfumante in cieli altissimi.