lunedì 19 settembre 2016

BUON ANNO SCOLASTICO

 Risultati immagini per lettera primo giorno di scuola
Oggi, per rompere il ghiaccio, abbiamo
letto questa lettera "supermotivante";
ci siamo  lasciati ispirare, perchè ci
crediamo, perchè sappiamo che è una
scuola possibile e perchè vogliamo
essere presenti a noi stessi, nel futuro
che è già dentro l'oggi.

Cari ragazzi, care ragazze,
                      si ricomincia e la prima nota della sinfonia che aprirà quest’anno è l’appello. Chi lo pronuncia è il maestro di un’orchestra speciale, in cui ognuno suona secondo il suo timbro unico e personale. Lo spartito è la grande armonia che siete chiamati a diffondere nel mondo, come singoli e come gruppo. Verrà pronunciato il vostro nome, come una chiamata, a cui potete rispondere solo voi.
Ma “come si fa a vivere la modernità senza fare schifo?” si chiede prosaicamente l’incipit di una canzone, intuendo che una vita (e quindi una scuola) basata esclusivamente su risultati e procedure e non sulle persone genera stanchezza. Mi piacerebbe che a rispondere non fosse la noia che caratterizza la scuola, perché tra le cose capaci di riempire il cuore e la testa di una persona c’è proprio la conoscenza, e se la conoscenza diventa una noia e genera apatia, allora non è conoscenza, allora non è scuola. Diceva un classico antico che “nutre la mente soltanto ciò che la rallegra”, per questo sono convinto che non vi serva una scuola divertente, ma una scuola interessante, perché la mente e il cuore si rallegrano quando sono afferrati dalla bellezza. Un filosofo greco scrisse che la parola “bello” (kalòs) deriva dal verbo “chiamare” (kalèo). Si tratta di una falsa etimologia, ma l’intuizione di fondo è vera. La bellezza è una chiamata, perché la bellezza mostra l’unicità di qualcosa che è uscito dall’anonimato e ha raggiunto il suo compimento, la bellezza trasforma in volto ciò che è indistinto e senza identità. Per questo studierete Socrate, Dante, Colombo, Caravaggio, Newton, Darwin, Einstein… perché furono tutti rapiti dalla chiamata della realtà a penetrarne il segreto, ciascuno con il suo strumento nella grande orchestra della storia umana. Le loro vite si riempirono di senso, perché non rinunciarono a quella chiamata, per questo Dostoevskij faceva urlare a uno dei suoi personaggi che si può a fare a meno di quasi ogni cosa: “ma senza la bellezza no, perché allora non avrà assolutamente nulla da fare al mondo! Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui! Non inventerete nemmeno un chiodo!”
E non sono i limiti di una scuola spesso scalcinata e abbandonata a se stessa a costituire i confini della vostra chiamata alla pienezza, anzi spesso dovrete ribellarvi di fronte a muri e umani che non ricordano più il senso di quell’appello. Ma non nascondetevi dietro i facili alibi con i quali spesso giustificate la vostra mancanza di impegno e di passione, dipende soprattutto da voi: la libertà che tanto cercate negli anni di scuola non è solo quella di “liberarsi da” qualcuno che impone delle regole, ma è soprattutto diventare “liberi per” raggiungere la pienezza e l’altezza del nostro breve vivere.
Se non trovate bellezza a scuola siete per metà spacciati, perché passerete la metà delle vostre ore di veglia dietro a banchi e libri, e saranno ore sprecate, buttate via, nell’età vostra fatta per sperare oltre ogni speranza, con un eccesso che è tipico dell’adolescenza. Un ragazzo, stufo della noia a cui lo costringeva l’ambiente in cui era cresciuto, sentendosi chiamato a grandi cose, decise di scappare di casa e scrisse una lettera a suo padre in cui diceva: “Preferisco essere infelice che piccolo, e soffrire piuttosto che annoiarmi”. La fuga fallì, ma rimase la sostanza di quella ribellione che lo portò a diventare il nostro più grande poeta moderno: Giacomo Leopardi. Questo vi auguro per quest’anno, essere disposti a rispondere a quella chiamata al compimento piuttosto che annoiarvi, affrontando anche difficoltà e fatiche pur di non accontentarvi di una vita piccola, piena di alibi e vittimismo. Quando sentirete il vostro nome all’appello del primo giorno di scuola, ricordatevi che siete lo strumento indispensabile, qualsiasi esso sia, di un’orchestra chiamata a suonare lo spartito del futuro.
La Stampa, 12 settembre 2016

 Questo è il link al blog Prof 2.0 del prof Alessandro D'Avenia:
http://www.profduepuntozero.it/2016/09/12/lettera-ai-ragazzi-cominciano-un-anno-scolastico/

mercoledì 14 settembre 2016

IL MIO BLOGROLL

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In questo momento i blog che seguo, con
maggiore assiduità e costanza, sono questi:
- ARRINGO BLOG di CRISTINA GALIZIA
https://arringo.wordpress.com/
- FELICI DI STUDIARE di VALENTINA FELICI
https://felicidistudiare.com/
- GOCCE DI ARMONIA di SIMONA MARTINI
http://goccediarmonia.blogspot.it/
- L'ENTUSIASMO FA SCUOLA di MARA BEBER
http://lentusiasmofascuola.blogspot.it/
- LA PROFESSORESSA ISABELLA MILANI E' ONLINE
http://laprofessoressavirisponde.blogspot.it/

TANTE CANDELE POSSONO ESSERE ACCESE DA
UNA SINGOLA CANDELA, E LA VITA DELLA
CANDELA NON SARA' ABBREVIATA.
LA LUCE  NON DIMINUISCE MAI CON L'ESSERE
CONDIVISA, ANZI SI ESPANDE!





lunedì 12 settembre 2016

LEZIONE DI VITA


 Risultati immagini per 9x1=7
Un giorno un'insegnante scrisse sulla lavagna:
9x1=7
9x2=18
9x3=27
9x4=36
9x5=45
9x6=54
9x7=63
9x8=72
9x9=81
9x10=90
Quando ebbe finito di scrivere e si girò
verso la classe, tutti gli alunni stavano ridendo
per l'errore commesso nella prima operazione.
A questo punto l'insegnante disse:
- Ho scritto  la prima operazione sbagliata
di proposito, perchè volevo che imparaste una
lezione molto importante. Voglio solo spiegarvi
come il mondo là fuori vi tratterà.
Vedete ho scritto giusto nove volte, ma nessumo
mi ha detto che sono stata brava; tutti voi però
avete riso e mi avete criticata per l'unica cosa
sbagliata che ho fatto.-

Qual è quindi la lezione?
-Il mondo forse non  apprezzerà il milione di
cose giuste che farete, ma sarà pronto a criticare
l'unica sbagliata!-

venerdì 9 settembre 2016

30029 GRAZIE!

 Risultati immagini per grazie
Oggi il mio piccolo e silenzioso blog
ha superato le trentamila visite.
Mi piace condividere pensieri, emozioni
e riflessioni con tutti voi, grazie a chi,
come me, crede che:
 Risultati immagini per se io ho un'idea e tu hai un'idea

domenica 4 settembre 2016

IL SAPERE CI FA VOLARE FINO ALLE STELLE

Per i sottotitoli in italiano cliccate su questo link:
http://video.corriere.it/harvard-emozionante-discorso-educazione-donovan-livingston/d9035718-2803-11e6-8ae9-1f09742ed1bf
Che ne dite? Non vi viene voglia di tuffarvi
sui libri e divorarli... non sognate anche voi
di appartenere alle stelle?
Non vi spaventate della lunghezza, sarà poesia
per le vostre orecchie.
BUON ANNO SCOLASTICO COLLEGHI E
RAGAZZI!

"L'istruzione, al di là di ogni dispositivo
che abbia una origine umana, è sempre 
stata  un grande equalizzatore delle 
condizioni dell'uomo".
Horace Mann, 1848. Ai tempi di queste
sue considerazioni io non potevo leggere, 
non potevo scrivere, e chi tentava  di farlo
era punibile addirittura con la morte.
Per intere generazioni abbiamo conosciuto
l'nfinito potere della conoscenza, eppure,
in qualche modo, non abbiamo mai messo
in discussione chi ne deteneva le chiavi,
i guardiani dell'informazione.
Purtroppo in questo ordine di cose ho sempre
visto un "dividi et impera", un grave
errore di calcolo della realtà.
Per qualcuno, l'unica differenza tra una
classe di scuola e una piantagione è il tempo.
Quante volte ancora dovremo sentirci come
una sorta di citazione, come una serie di  
parole in frasi dette da qualcun altro? 
DIVERSITA', INCLUSIONE.
Ci sono giorni in cui mi sento come uno,
uno solo. Un bocciolo solitario piantato
in un terreno di promesse non mantenute.
Sono sempre stato una spina nel fianco
dell'ingiustizia. Dirompente, esplosivo, 
loquace, una distrazione, con una passione 
che trascende i limiti della mia conoscenza.
Oltre il tuo curriculum e i tuoi standard.
Ma io sono qui, come una manifestazione di 
amore e di dolore, con la rivoluzione che pompa 
nelle vene, sono lo strano frutto che cresce troppo
maturo per un pioppo, sono un sogno fatto di
legge, un sogno rinviato in carne ed ossa.
Sono un movimento, un misto  di ricordi che
l'America cerca di dimenticare; ma il mio 
passato non mi permetterà di restare seduto:
il mio corpo e la mia mente non possono 
essere contenuti.
Voi educatori, non coprite con le vostre 
voci il fruscio delle catene, rimuoviamole,
togliamoci le manette, liberiamoci del peso
ingombrante della povertà o del privilegio.
Politica e  ignoranza...
Ero alle medie, quando Miss Parker mi ha
detto:" Donovan, possiamo fare un buon uso di questa
tua energia in eccesso". E lei mi ha fatto conoscere
il suono della mia voce. Mi ha fatto conoscere un 
palcoscenico, mi ha costruito una base di partenza.
Mi ha spiegato che le nostre storie
sono come le scale, che ci consentono di toccare
le stelle e che dobbiamo  salirle e afferrarle. 
Continuiamo a salire e afferriamole.
Rovescia tutte le tue emozioni in un mestolo
e versale nella tua anima, illumina il mondo
con il tuo fascino brillante...Educare richiede
la pazienza di Galileo, oggi, quando guardo negli
occhi i miei studenti, tutto ciò che vedo sono
le costellazioni: se provate ad unire i puntini,
potete  tracciare la forma della loro genialità,
che brilla nella loro ora più buia. Guardo gli 
occhi dei miei studenti e vedo la stessa luce
che forma la cintura di Orione o le piramidi 
di Giza. Vedo la stessa luce che ha guidato 
Harriet alla libertà. Li ho visti: sotto le loro 
maschere, sotto i loro guai esiste una frustrazione
vera, la riduzione in schiavitù delle loro opinioni.
Al centro di tutto c'è che nessuno è stato 
pensato per essere comune. Siamo nati per
essere comete, per sfrecciare nello spazio e
nel tempo, per lasciare il segno in ogni 
impresa che affrontiamo. Un cratere è il 
segno che qualcosa di incredibile è successo:
di un impatto indelebile che ha scosso
il mondo. Non siamo forse gli astronomi che 
cercano la prossima stella cadente?
Io insegno nella speranza di trasformare
questi contenuti in navi spaziali, i problemi
in telescopi, perchè un bimbo possa vedere 
il loro potenziale dal punto in cui si trovano.
Non è giusto dirgli che sono stelle senza 
renderlo consapevole della notte che le
circonda. Non è giusto dirgli che l'educazione è 
la chiave e al tempo stesso continuare a cambiare
la serratura. L'educazione non rende tutti uguali:
 è il sonno, piuttosto, che precede il sogno 
americano: quindi alzatevi, fate sentire la 
vostra voce, fino a quando non avrete tappato 
i buchi nel cielo rotto di un bimbo.
Svegliate ogni bambino, fategli conoscere
il suo potenziale celeste. Sono stato un 
buco nero nella mia classe per troppo tempo,
 assorbendo ogni cosa, ma senza emettere luce.
Ma questi giorni sono passati, ora appartengo
alle stelle, anche voi, anche loro.
Insieme possiamo sperare  galassie di 
grandezza per le generazioni che verranno.
No, il cielo non è il limite, è soltanto l'inizio.
PRENDIANO IL VOLO.


giovedì 1 settembre 2016

EFFETTO ZEIGARNIK

L’EFFETTO ZEIGARNIK.
CONSISTE NEL NON SODDISFARE MAI APPIENO LE CURIOSITÀ DEGLI ALUNNI, MA FARE IN MODO CHE AL TERMINE DI OGNI SPIEGAZIONE ESSI ABBIANO PIÙ DOMANDE DI QUANTE NE AVEVANO ALL’INIZIO, OFFRENDO LORO ELEMENTI INCOMPLETI SUI QUALI POSSANO INTERROGARSI.
Risultati immagini per modello zeigarnik
Per approfondire:

 
 L'effetto Zeigarnik è il fenomeno psicologico alla base del funzionamento in narrativa del cliffhanger. . Proprio  sfruttando il meccanismo dell'effetto Zeigarnik, nelle telenovele gli episodi si interrompono con classici cliffhanger, lasciando incompiuta la trama dell'episodio al fine di spronare lo spettatore a seguire l'episodio successivo.
 
 Il bravo docente è colui che, non solo sa far nascere le domande, ma sa farle moltiplicare.
(Umberto Tenuta)