L’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto
un totale di 1154 siti (897 siti culturali, 218 naturali e 39 misti)
presenti in 167 Paesi del mondo.
Attualmente l'Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.: 58 siti.
Per l'Italia, di questi 58 siti, 5
sono siti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte
Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni
d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 53 siti del Patrimonio Mondiale,
8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque
Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e
Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa
di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia,
Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte:
Langhe-Roero e Monferrato, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
L'Italia può davvero essere considerata
una rappresentazione eccezionale del sincretismo ideologico, frutto di un
continuo incontro di civiltà e scambio di influssi culturali al centro
del Mediterraneo.
Premetto
che non voglio essere bacchettone ma considerando che la lettura è uno
dei mattoni fondamentali del modo con cui si esprimeranno le nuove
generazioni, questo libro mi ha lasciato senza parole. L'ho preso perchè
assegnato a mia figlia dodicenne dall'insegnante come libro da leggere
per le vacanze. Più che un racconto è un glossario di parolacce.
Possibile che questo sia il modo di educare i nostri figli? Questa è la
nuova comunicazione che apprendono le nuove generazioni a scuola. Mi
spiace ma non ci sto!
A FAVORE:
A
chi si scandalizza per il linguaggio "forte" utilizzato (qualche
parolaccia) chiedo: secondo voi il messaggio che il
testo trasmette, il coinvolgimento del lettore ed il realismo del
racconto sarebbero gli stessi? Certamente non è un libro per le prime
classi elementari, ma non è assolutamente un testo da vietare ai minori.
La lingua usata da Ammaniti in questo romanzo è pulita ed essenziale. Come di norma in molti degli scrittori italiani degli ultimi venti anni, Ammaniti
punta molto di più sui contenuti e sulla ricerca di commozione e
partecipazione emotiva del lettore che sullo stile. Questo non vuol dire
che il romanzo sia scritto male, ma semplicemente che la lingua è un
italiano semplice e corretto senza grandi pretese stilistiche. Il
romanzo fa un largo uso dei dialoghi, senza però utilizzare il dialetto.
Ai dialoghi si alternano i pensieri e i ragionamenti del
piccolo Michele, che è il narratore della storia, colui attraverso il
quale vediamo gli eventi che sono raccontati.
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Siignore, per sora Luna e le stelle:
il celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infermitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Ricalco poetico di Elena (2C):
Considero valore abitare in una piccola
città dove ci si può incontrare facilmente
con gli amici e rivedere dopo tanto
tempo persone perse di vista
Considero valore essere nata in un Paese
democratico e non dover vivere la tragica
situazione delle donne afgane
Considero valore avere a disposizione
tutto ciò di cui ho bisogno: una famiglia,
gli amici, l'affetto, il rispetto, l'istruzione,
la salute e il divertimento
...Considero valore avere in classe
alunni che a dodici anni hanno pensieri
così GRANDI. Complimenti Elena!
Non vivere su questa terra
come un inquilino
di Nazim Hikmet
Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra
come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano,
alla terra, al mare,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
del pianeta che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.
BELLO MONDO
di MARIANGELA GUALTIERI
In quest’ora della sera da questo punto del mondo
Ringraziare desidero il divino labirinto delle cause e degli effetti per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare ringraziare desidero per l’amore, che ti fa vedere gli altri come li vede la divinità per il pane e il sale per il mistero della rosa che prodiga colore e non lo vede per l’arte dell’amicizia per l’ultima giornata di Socrate per il linguaggio, che può simulare la sapienza io ringraziare desidero per il coraggio e la felicità degli altri per la patria sentita nei gelsomini
e per lo splendore del fuoco che nessun umano può guardare senza uno stupore antico
e per il mare che è il più vicino e il più dolce fra tutti gli Dèi ringraziare desidero perché sono tornate le lucciole e per noi per quando siamo ardenti e leggeri per quando siamo allegri e grati per la bellezza delle parole natura astratta di Dio per la scrittura e la lettura che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo
per la quiete della casa per i bambini che sono nostre divinità domestiche per l’anima, perché se scende dal suo gradino la terra muore per il fatto di avere una sorella ringraziare desidero per tutti quelli che sono piccoli, limpidi e liberi per l’antica arte del teatro, quando ancora raduna i vivi e li nutre
per l’intelligenza d’amore per il vino e il suo colore per l’ozio con la sua attesa di niente per la bellezza tanto antica e tanto nuova
io ringraziare desidero per le facce del mondo che sono varie e molte sono adorabili per quando la notte si dorme abbracciati per quando siamo attenti e innamorati per l’attenzione che è la preghiera spontanea dell’anima per tutte le biblioteche del mondo per quello stare bene fra gli altri che leggono per i nostri maestri immensi per chi nei secoli ha ragionato in noi
per il bene dell’amicizia quando si dicono cose stupide e care per tutti i baci d’amore per l’amore che rende impavidi per la contentezza, l’entusiasmo, l’ebbrezza per i morti nostri che fanno della morte un luogo abitato.
Ringraziare desidero perché su questa terra esiste la musica per la mano destra e la mano sinistra e il loro intimo accordo per chi è indifferente alla notorietà per i cani, per i gatti esseri fraterni carichi di mistero per i fiori e la segreta vittoria che celebrano per il silenzio e i suoi molti doni per il silenzio che forse è la lezione più grande per il sole, nostro antenato.
Io ringraziare desidero per Borges per Whitman e Francesco d’Assisi per Hopkins, per Herbert perché scrissero già questa poesia, per il fatto che questa poesia è inesauribile e non arriverà mai all’ultimo verso e cambia secondo gli uomini. Ringraziare desidero per i minuti che precedono il sonno, per gli intimi doni che non enumero per il sonno e la morte quei due tesori occulti.
E infine ringraziare desidero per la gran potenza d’antico amor per l’amor che se move il sole e l’altre stelle. E muove tutto in noi.