giovedì 24 dicembre 2015

GRAZIE A TUTTI!


Infiniti auguri a tutti i miei alunni,
presenti e passati, alle loro famiglie,
ai colleghi con i quali condivido
soddisfazioni e frustrazioni e a tutti
coloro che da tre anni seguono il mio
blog; considero queste 23328 visite un
importante riconoscimento al mio
lavoro.
Grazie infine anche a  tutti i blogger
che mi  hanno sempre supportata,
grazie a tutti i pin sulle bacheche di
Pinterest, alla diffusione di tanti post
su Facebook; spero di non perdere mai
la voglia di comunicare la passione
per il mio lavoro e la convinzione che
condividere le idee porta alla moltiplicazione
delle idee, per il bene dei nostri alunni,
che meritano il meglio di noi...

Per chi fosse ancora indeciso su cosa
regalare questa sera, ecco qualche idea:

Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale:
perdono per un tuo nemico,
tolleranza per un tuo avversario,
il tuo cuore per un tuo amico,
un buon servizio per un tuo cliente.
Carità per tutti e buon esempio per i bambini.
Rispetto per te stesso.

(Oren Arnold)

BUON NATALE!

giovedì 17 dicembre 2015

STORIA DELLA FARFALLA

Risultati immagini per storia della farfalla

ORIENTAMENTO

Una storia importante per orientare
i miei alunni verso scelte di valore,
non abbiate paura dei sacrifici  e
delle difficoltà, seguite i vostri
sogni e lottate per realizzarli...
questo è il mio consiglio.

La storia della farfalla

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.
Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.
A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita:
“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni"
Per completare il ragionamento
vedremo insieme un corto speciale
"Il circo della farfalla": vi sentirete
spuntare bellissime ali, pronte a volare!

domenica 6 dicembre 2015

CONTINUARE UNA POESIA....

Risultati immagini per considero valore
E' un'operazione che mi piace fare,
basta entrare nell'animo del poeta
e metterci del proprio...
La poesia su cui abbiamo lavorato
è "Considero valore" di Erri De Luca
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.


Sentite quanto sono belli i versi di Roberto:
Considero valore le nuove tecnologie e le potenzialità dell'era elettronica;
considero valore la scuola che ci porterà al lavoro in futuro
e la famiglia  che ci tiene;
considero valore la nostra vita e la natura che ci circonda,
le nostre case che ci tengono al sicuro e
ogni piccolo dono che ci si fa,
considero valore i libri di avventura
il cibo che ci nutre, l'acqua che ci disseta
e il sole che illumina la strada;
considero valore la creazione del mondo e della terra,
il legno, il cemento, il lavoro e l'elettricità;
considero valore il fuoco che arde nei caminetti,
gli orologi che non ci fanno arrivare in ritardo,
gli strumenti musicali (il violino e la chitarra),
i documenti storici, i ritratti dei nostri antenati
il medico che ci cura, le piante che ci permettono di
respirare, ma non di notte;
considero valore Internet che ci tiene sempre informati,
i piatti per contenere il cibo,
i bicchieri che ci servono l'acqua (altrimenti il cibo di andrebbe di traverso!);
considero valore i giochi che tengono impegnati i ragazzi,
che aiutano a sviluppare la fantasia e l'ingegno,
considero valore il vocabolario, che ci insegna a dire le cose,
 e il caffè (altrimenti molti adulti come farebbero ad agitarsi?!);
considero valore le tende, le porte e  le persiane che ci nascondono dal mondo,
i fiori per abbellire le stanze, i compost che nutrono le piante
e gli uomini che hanno fatto una qualunque invenzione.
Tutti questi valori ci porteranno lontano.

Presto aggiungerò quelli di Angelica e Luca,
intanto eccovi una suggestiva versione in musica,
potete riconoscere Erri De Luca nell'uomo
che legge la poesia all'inizio, col cappello
di lana e gli occhiali.





mercoledì 2 dicembre 2015

GIORNATA MONDIALE DEL DISABILE

Mi piace partecipare alla giornata
mondiale del disabile (3 dicembre)
con una canzone ironica e divertente,
ma non troppo!!!
Si tratta di "Canto anch'io": il video di
Lorenzo Baglioni contro le barriere
"mentali" e architettoniche...
 Si potrebbe allora cantare qualcosa che piaccia alla gente
(poporopopopopo)
e sperare la gente lo veda e si fermi a pensare
che magari così poi ne parlano al telegiornale
(papapaparapa parapapapapa paaaa)
per vedere se cambia qualcosa e l’effetto che fa…
per vedere se cambia qualcosa e l’effetto che fa

domenica 29 novembre 2015

DESCRIVERE UN PAESAGGIO

 
CONSEGNA: DESCRIVERE UN PAESAGGIO,
oggettivamente e soggettivamente, osservando un poster
fissato alla lavagna.
Ecco le vostre parole, ognuno ritroverà le sue:
 
...all'alba di un nuovo giorno, mentre il timido sole del mattino
saluta le montagne imbiancate di neve, su una rupe, che sembra toccare il cielo,
si vede un ragazzo sfidare la forza di gravità...
 
...in questo quadro meraviglioso vedo un celeste limpido
che mi ricorda le mie gioie: quando mi sono innamorata,
quando ho messo le mani per  la prima volta sul pianoforte,
quando mi alzo la mattina per venire a scuola dai miei amici...
 
...sullo sfondo ci sono le montagne, sepolte dalla neve e, in lontananza,
il sole infuoca i rilievi, mi piacerebbe essere lì per assaporare quel brivido...
 
...mi sembra di sentire il vento che mi arriva in faccia,
sento quell'apparente odore di niente...
 
...è un cielo limpido, puro, senza nuvole, dove del sole
rimane solo uno sfumato alone...
 
 la scena raffigurata dal poster è paurosa,
emozionante, adrenalinica...
 
...la terra sembra venirmi incontro,
regna il silenzio...
 
...le montagne sono piene di neve che, toccandola,
è soffice come un cuscino...
 
...il panorama è fantastico...
 
...è un poster elettrizzante, pieno di vita,
e allo stesso tempo impressionante...
 
 
...immagino di essere lì, vedo la neve che luccica, e non
posso fare a meno di chiedermi che sapore abbia, è piacevole
affondarci le dita...
 
...dalla cima della montagna si assaggia il freddo che ti
punge la faccia, spostando gli occhi di poco non trovi che il vuoto
e altra neve...sono pochi gli uomini che provano a fronteggiare
i colossi di roccia, una volta saltato non puoi più tornare indietro...
 
...la caduta è l'unico rumore che si sente in quella
distesa silenziosa di montagne...
 
 
...è un paesaggio molto primitivo, niente macchine e motorini,
solo della bellissima candida neve...
 
...queste rocce, sfumate di azzurro e di verde, coprono i picchi aguzzi,
sento nell'aria il profumo della natura...
 
... sembra di stare in paradiso...
 
...mentre precipita può osservare un paesaggio davvero mozzafiato,
un tramonto spettacolare, che colora il cielo di mille sfumature
diverse: rosso, giallo, arancione...
 
...le montagne, apparentemente attaccate, danno l'idea di un'immensa
distesa d'acqua...
 
...c'è una cinta di monti che sembrano volersi abbracciare,
stare uno accanto all'altro...
 
...la sensazione è meravigliosa, se la racconti
non c'è la stessa adrenalina...
 
...soffice neve bianca che mi ricorda quando ero piccola,
mi sdraiavo a pancia in su e rotolavo, rotolavo ancora,
facevo pupazzi, palline e angioletti...
 
...le montagne alte, rocciose, coperte di neve fanno pensare
a della panna caduta sulla granella di cioccolato...
 
...su quelle montagne, non essendoci insediamenti umani,
con luci artificiali, le stelle si vedrebbero veramente bene,
anzi benissimo...
 
...con la neve farei un tavolo, un letto, una sedia, un cane,
un pupazzo di neve e, perché no, un cerbiatto!
 
 

martedì 17 novembre 2015

APPROFONDIMENTI

Risultati immagini per approfondimenti
E' bene abituare gli alunni a "scavare
fino al profondo", ossia ad approfondire;
la geografia si presta in modo particolare.
Si sceglie un Paese, si  individuano tanti
argomenti quanti sono gli alunni, si
numerano...ognuno svolgerà
l'approfondimento associato al  numero
scelto e relazionerà al resto della classe.
L'erba del vicino è sempre più verde,
l'approfondimento del compagno è
sempre più bello e interessante, si
sente puntualmente: "facciamo a
cambio?"

ELENCO APPROFONDIMENTI
FRANCIA:
- Mont Saint Michel
- Tour Eiffel
- la baguette
- Arco di Trionfo
- Euro Tunnel
- Lourdes
- Grotta di Lascaux
- Louvre
- Formaggi francesi
- Castelli della Loira
- Champagne
- Eurodisney
- Reggia di Versailles
- Marsigliese
- l'alta moda francese
- Scogliera di Etretat
- Brigitte Bardot
- 14 juillet
- ......


GRAN BRETAGNA:
- Buckingham Palace
- Le Tube metro
- Università di Oxford
- Big Ben
- Mostro di Loch Ness
- British Museum
- London Eye
- Shakespeare
- Curling
- Beatles
- Regina Elisabetta II
- L'ora del tè
- Stonehenge
- Tamigi
- Piccadilly Circus
- Whisky scozzese
- Castello di Windsor
- Stadio Wembley
- Tower Bridge
- .....


CINA:
- Grande Muraglia
- Esercito di terracotta
- Tibet
- Cucina cinese
- Scrittura cinese
- Capodanno cinese
- Oroscopo cinese
- Tower sky city
- Inquinamento
- Città proibita
- Treno del cielo
- Pena di morte
- ......

Naturalmente si può lavorare anche
sui mostri mitologici, le invenzioni
e le  scoperte della Seconda
Rivoluzione Industriale, ...

domenica 8 novembre 2015

ETIMOLOGIA: MERAVIGLIA

Inutile dirvi quanto sia meravigliosa
l'etimologia della parola meraviglia,
indica lo stupore che destano le cose
nuove, insolite, perfette, impensate,
strane, straordinarie, inattese...viene
dal latino mirabilia, cioè "cose ammirevoli",
dal verbo mirari, "guardare con meraviglia".

Ecco, è la meraviglia che dobbiamo sforzarci
di ricercare nelle nostre lezioni, coinvolgere e
stupire gli occhi (quando riesco a portare i miei
alunni alla LIM, la colgo nei loro sensi rapiti,
affondati nelle immagini che parlano alla mente
e  al cuore) e i sentimenti, mostrando ai nostri
alunni la grandiosa bellezza della natura, la
smisurata grandezza dell'animo umano che,
libero dalle piccole bassezze  quotidiane,
sa elevarsi ad altezze supreme, impensabili,
inimmaginabili...
La meraviglia è figlia della  curiosità e della
spinta all'esplorazione  intellettuale, facciamone
una nuova materia di studio, la più difficile ma
anche la più avvincente!

martedì 3 novembre 2015

QUADRIFOGLIO ECONOMICO

Per spiegare i settori economici ai
miei alunni ho sperimentato un
sistema pratico e facilmente
riproducibile, anche a tavola, con
la propria famiglia!

Si parte dall'elencazione delle varie
attività (da memorizzare)  da inserire
nei vari settori economici:

PRIMARIO: agricoltura, allevamento,
sfruttamento dei boschi, caccia, pesca,
estrazione dei minerali.
SECONDARIO: industria, artigianato,
edilizia.
TERZIARIO:PA, servizi pubblici e privati,
commercio, turismo, comunicazioni (strade,
ferrovie, porti e aeroporti), banche e finanza.
assicurazioni, cultura e istruzione, sanità.
TERZIARIO AVANZATO O QUATERNARIO:
informatica, banche dati, telecomunicazioni,
ricerca.

Ed ora la consegna:

IL VIAGGIO DI UNA BUSTA DI LATTE
(io ho scelto una confezione di latte
Par...at):
in classe si ripercorrono tutti i passaggi che
hanno portato il latte, frutto dell'allevamento
e dell'agricoltura (settore primario), nelle
industrie alimentari, imbustato in confezioni
di tetrapak prodotte dalle industrie cartarie,
stampate da industrie tipografiche (settore
secondario) fino al trasporto  e alla
commercializzazione (settore terziario).
Non vanno dimenticati inoltre il marketing,
le banche dati e le quotazioni in borsa (più o
meno fortunate!)

Ripetere l'esercizio a casa, magari
durante i pasti, con stracchino, miele,
insaccati....

mercoledì 14 ottobre 2015

NON SMETTERE MAI...


Grazie infinite Sara, le tue
parole sono per me un tesoro
prezioso, le serberò nel mio
cuore per tanto, tanto tempo.

Tu sai che i miei quadernetti
delle poesie "ingrassano" a
vista d'occhio, una delle più
belle, che ho appuntato di
recente, la dedico a te, spero
che questi versi siano un
incoraggiamento e un augurio
per un futuro appagante e
luminoso, così come tu lo
sogni...

Non smettere mai di correre
verso un traguardo, non smettere
di essere te stesso, lotta sempre
per ciò che desideri.
Vivi per la tua vita, ama chi

ti ama e aiuta quando puoi,
sogna sempre mete impossibili,
regalati in ogni istante attimi
di vita eterna e in tutto questo
immenso vivere racchiudi la
magia dell’amore..
Madre Teresa di Calcutta


Ho attaccato al muro della
mia casa questa scritta,
facciamone la nostra bandiera:



Ricambio tutto il tuo affetto,
Un abbraccio grande
la prof.

martedì 13 ottobre 2015

IL FAVOLIERE

Anno nuovo idee nuove!
Ai ragazzi di prima, in questo
anno scolastico, propongo un
divertente esercizio di scrittura
creativa.
Abbiamo realizzato  otto
dadi-favola: animali, vizi,
virtù, marche spazio-temporali
e morali.
E' una festa tirare i dadi, più arduo
è amalgamare tutti gli ingredienti...
ma che bravi favolieri!



 

venerdì 2 ottobre 2015

IL DIALETTO E' POTERE VITALE

dialetti
La lingua materna non è affidata alla
memoria conscia, essa è depositata in
una memoria diversa, “la memoria della
vita", quella che trattiene le forme
trasmesse per eredità, a traverso l’infinità
dei tempi e che è considerata come un
“potere vitale”  M. Montessori

Vorrei salvare con voi ragazzi la lingua
dei  nonni, dobbiamo evitare che le giovani
generazioni dimentichino il dialetto,
andando incontro all'omologazione linguistica.
Si tratta di preservare i ricordi, le tracce
della cultura popolare, le voci che profumano
ancora di storia, tradizioni, natura, che
riconoscono nel linguaggio locale un vincolo
di appartenenza.
Passato e presente possono e devono convivere,
perdere il passato significa rischiare di perdere
il futuro.

Ogni volta che se ne presenterà l'occasione
tradurremo in dialetto reatino favole, poesie,
brani di autori famosi.
Alessandro ci regala l'"esilarante" versione
in reatino della favola "Il topo di campagna e
il topo di città":

Ce staea 'na vote nu sorge che era itu a troà lu
cugginu su pe' 'u Poju.
Lu sorge pojanu je isse: "Accummiate, assettate"
e lu fece 'ngozzà co' e sargicce de cignale, le
mela e lu pullastru.
L'antru sorge oppu che s'era fattu 'na trippa
come 'na grancassa, s'accorgeo che ella robba
non glié calava jo' e glié isse: "Dima' ve' da
me a Riète e oppu te lo faccio 'ede io come se
campa be'!".
Lu sorge de campagna non c'era mai itu jo pe'
Riete e se 'ncollò 'na forma 'e caciu pe lu
parente.
Quanno 'edde a città, 'isse:
-Sant'Antoniu meu, e que è? Li postali te
passanu sopra a li pei, li tassì sonano come
pazzi, do so capitatu, Madonna mea!
Arriatu jo pe' u Burgu, vicinu a via Roma,
se attaccò a lu campanellu e glielu furminò.
S'affacciò lu cugginu e isse:
- Fregate, se bussai era lu stissu, daglie entra
e assettate a tavulinu.
Lu surgittu entrò e vedde tuttu ello magnà:
lo pa', lo inu, le scartocce; ma oppu senterru
queunu che jea strillenno:
- ve pozza pijà un ........(bene!), se ve 'cchiappo
ve scortecu come lu pullu ne la stalla (un
compagno ha fatto notare che il pollo ha le
piume!) - era lu padrone dde casa co' 'na
scopa sotto bracciu.
Li surgi se ne glierru alla sverda.
Lu cugginu de Riete je isse all'antru tappittu:
- M'ha' da' scusà, mo jemo dda n'antra
cristiana, è 'na 'ecchia rembambita.
- No, no, sittu cuggi' io me ne reaglio!
Co sta trippa que m'ha' fattu mette, magara
que 'attu me se magna pure, disse l'antru.
Mentre staea su pe' lla strae dde casa senne
jeo dentru 'n formone de 'n campu de
granturcu, incontrò si' (zio) Micchelinu
cou motosappa che reenea dall'ortu do
aea rescausatu 'e patate e lu corgò!
MORALE DELLA FAVOLA:
Fatte l'affari tea, fatteli a caseta e non
jì cerchenno chi te roppe l'ossa!!!

Testo originale:


Un giorno il topo di città andò a trovare
il cugino di campagna.
Questo cugino era di modi semplici e
rozzi, ma amava molto l'amico di città
e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo
e fagioli, pane e formaggio erano tutto
ciò che poteva offrirgli, ma li offrì volentieri.
Il topo di città torse il lungo naso e disse:
- Non riesco a capire, caro cugino, come
tu possa tirare avanti con un cibo così
misero. Vieni con me, ed io ti farò vedere
 come si vive. Quando avrai trascorso
una settimana in città, ti meraviglierai
di aver potuto sopportare la vita in campagna!
Detto fatto, i due topi si misero in
cammino e arrivarono all'abitazione
del topo di città a notte tarda.
- Desideri un rinfresco, dopo un viaggio
così lungo? - domandò con cortesia il topo
 di città; e condusse l'amico nella grande
sala da pranzo.
Qui trovarono i resti di un ricco banchetto
e si misero subito a divorare dolci,
marmellata e tutto quello che c'era di buono.
Ad un tratto udirono dei latrati.
- Che cos'è questo? - chiese il topo di
campagna.
- Oh, sono soltanto i cani di casa -
rispose l'altro.
- Soltanto! - esclamò il topo di campagna.
- Non amo questa musica, durante i pasti. -
In quell'istante si spalancò la porta ed
entrarono due enormi mastini: i due topi
ebbero appena il tempo di saltar giù e di
correre fuori.
- Addio, cugino - disse il topo di campagna.
- Come! Te ne vai così presto? - chiese
l'altro.
- Si - replicò il topo di campagna:
"Meglio lardo e fagioli in pace che dolci
e marmellata nell'angoscia."

E’ meglio vivere in santa pace una vita
modesta, che vivere nel lusso sempre
fra i batticuori.



lunedì 28 settembre 2015

GIORNATA MONDIALE DEL MARE


Aderisco con piacere alla giornata
mondiale del mare con una poesia,
intensa e ricca di significato,
che intendo proporre ai miei ragazzi
di terza per l'orientamento...
Sembra di vederle queste barche,
sono i nostri alunni coraggiosi,
timidi, impacciati, pigri, si tratta
solo di ricordare loro che hanno
delle meravigliose ali di gigante,
pronte a dispiegarsi verso l'infinito
(leopardiano)!

Conosco delle barche

Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
                                                (Jacques Brel)
 

giovedì 24 settembre 2015

CRITTOGRAMMI CARBONARI

Schermata del Menu
Studiando la Carboneria, siamo
incappati nell'alfabeto carbonaro:
ho proposto alla classe uno dei più famosi
cifrari di sostituzione:
ad ogni lettera si sostituisce la sua
successiva nell'alfabeto.
Inoltre al posto della Z si sostituisce
 la A.
Chiaro
Cifrato
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
| | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z A


Il testo da "tradurre" era questo:
Ci vediamo sabato alla solita baracca.
Acqua in bocca. Bisogna liberare la
foresta dai lupi.
UNITI SEMPRE, TRADIRE MAI



L'alfabeto carbonaro tipico, con cui
lavoreremo la prossima settimana, era
questo:
Chiaro
Cifrato
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
| | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
O P G T I V C H E J K R N M A B Q L Z D U F W X Y S

Consegna:
inventare un proprio cifrario, proponendo
al resto della classe un testo da decrittare.

Federico ha proposto questo:
ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ
ZVUTSRQPONMLIHGFEDCBA

il messaggio era:
on qoiui s vslli gczlti tcfz hiui
=il gioco è bello quando dura poco

COMPLIMENTI  FEDERICO!

Spero di non aver fatto errori,
avanti gli altri....





venerdì 11 settembre 2015

SOLO UNA POESIA ...


Una poesia solo per ricordare,
una poesia forse per cambiare,
una poesia di fede per sperare...

11 settembre
Dimettete la vostra alterigia
sorelle di opulenza
gemelle di dominanza,
cessate di torreggiare
nel lutto e nel compianto
dopo il crollo e la voragine,
dopo lo scempio.
Vi ha una fede sanguinosa
in un attimo
ridotte a niente.
Sia umile e dolente,
non sia furibondo
lo strazio dell’ecatombe.
Si sono mescolati
in quella frenesia di morte
dell’estremo affronto i sangui,
l’arabo, l’ebreo,
il cristiano, l’indio.
E ora vi richiamerà
qualcuno ai vostri fasti.
Risorgete, risorgete,
non più torri, ma steli,
gigli di preghiera.
Avvenga per desiderio
di pace. Di pace vera.
Mario Luzi 

EMERGENCY POET - Curare l’anima con le poesie

emergency-poet
Una scrittrice-poetessa inglese,
Deborah Alma, una laurea in scrittura
creativa presso l’Università di Birmingham
e un Master in scrittura creativa alla Keele
University,  medico "a tutti gli effetti",
prescrive poesie per curare le malattie
dell'anima, le ferite delle spirito.
Gira con una vecchia ambulanza,
alla chiamata si presenta col suo
prontuario: una fornita raccolta di
poesie adatte ad ogni evenienza.

Contro lo stress, prevenire è
meglio che curare, questa è
un toccasana:

E qualche volta trovate il tempo
di andare in auto ad ovest
in County Clare, lungo la Flaggy Shore,
a settembre o ottobre, quando il vento
e la luce si azzuffano così che da una parte
l'oceano è pazzo di schiuma
e bagliori, e all'interno fra le pietre
la superficie di un lago color ardesia è illuminata
dal lampo terrestre di uno stormo di cigni,
le piume scompigliate e soffiate, bianco su bianco,
le teste adulte dall'aria ostinata
sommerse o affioranti o indaffarate sottacqua.
Inutile pensare di posteggiare e cogliere la scena
più completamente. Non sei né qua né là,
una fretta per cui passano cose note e ignote
mentre forti morbide folate prendono l'auto di sbieco
e sorprendono il cuore sovrappensiero

e lo aprono d’un soffio.
                                                Séamus Heaney

Al di là del tono scherzoso, sono fermamente
convinta del potere terapeutico delle poesie,
curiamo i nostri alunni timidi, impauriti, soli,
insicuri, turbati...con versi  giusti, efficaci e
potenti!




lunedì 31 agosto 2015

CONTAGIO BENEFICO!

Risultati immagini per insegnante  e voti
Adoro queste parole di Umberto Tenuta,
sono poesia per le mie orecchie, certo la
domanda finale fa riflettere parecchio!

"Docenti, conducete i vostri bambini
nel bosco e fingete di esservi smarriti.
Saranno i bambini a suggerirvi come orientarvi.
Docenti, date spazio alla vostra inventività e
ricreate le situazioni che hanno dato luogo alle
scoperte grammaticali, geometriche, aritmetiche,
geografiche ecc.
E, quando queste non siete capaci di inventare,
innamorateli ai vostri saperi ed alle vostre
competenze.
Ma soprattutto…
Contagiate loro i vostri amori.
<< Se il nostro pensiero e le nostre parole
debbono muovere l’attività del discepolo,
bisogna che qualcosa di vivo che è in noi
passi nello spirito di lui come scintilla di
fuoco ad accendere altro fuoco>> (F. ENRIQUES).
Concetta, voglio dire che, se tu ti metti a
suonare il pianoforte nella tua aula, i tuoi
alunni vorranno imitarti.
Lucia, voglio dirti che se tu ti metti a giocare
al TANGRAM sul tuo Tablet, i tuoi alunni ti
imiteranno ed impareranno la geometria.
Antonella, voglio dirti che se tu approfitti di
ogni pausa per leggere i tuoi libri di storia, i
tuoi alunni ti imiteranno ed impareranno la
storia leggendo la Disfida di Barletta, I martiri
di Belfiore…
Tiziana, voglio dirti che se tu ti prendi amorosa
cura del tuo orticello scolastico, i tuoi alunni ti
imiteranno ed impareranno la botanica…
Amici cari, vi immaginate voi una mammina
che usa i voti per costringere i propri figli ad
imparare a mangiare, a camminare, a parlare…?
Maestre care, mica voi usate i voti per costringere
i vostri studenti ad imparare la tavola pitagorica?!"

sabato 29 agosto 2015

UNA GIORNATA SPECIALE

Risultati immagini per anniversario di matrimonio
 Vivimi così. Anche da lontano
Tienimi stretta
tienimi vicina
portami con te.
Dentro questo passo
in quello che verrà
dentro questa mano
in quella che nascondi
Dentro ogni pensiero
dentro ogni sgambetto
portami con te
dentro un movimento
dentro la sua pausa
quando siamo fermi
soli in riva al mondo
quando tu mi guardi
quando non rispondo
prendimi la faccia
usa quelle mani
prendimi la faccia
voglio che rimani
Guardami.
e se devi andare
fa che sia per gioco
fa che sia per poco
fa che sia per finta
come nascondino
come da bambino
non è come sembra
tu sei la mia ombra
perché sei con me
anche quando piove
anche quando dormo
anche quando sogno
anche quando ballo
dentro una canzone
dentro un’emozione
dentro il suo riflesso
fuori come adesso
e prima di andar via
prendimi le mani
scioglimi i capelli
scoprimi la pelle
scendi sottotraccia
abita i miei cuori
abita gli odori
abita gli errori
abita la vita.
Vivimi così.

….Anche da lontano.

– Ellie Arroway

mercoledì 26 agosto 2015

UN GRANDE ABBRACCIO

Un abbraccio grande a ognuno
di voi, siete tutti nel mio cuore...

Vi ricordate i free hugs, ragazzi?
Mi hanno indicato questo video,
non perdete il finale mi raccomando,
vi piacerà, lo so!

giovedì 13 agosto 2015

MERAVIGLIOSA SCUOLA DELLA MERAVIGLIA

Risultati immagini per meravigliosa scuola della meraviglia 

Vi propongo questo articolo di Umberto Tenuta,
ispettore scolastico e insegnante; c'è dentro tutto...
 

MERAVIGLIOSA SCUOLA DELLA MERAVIGLIA di Umberto Tenuta
CANTO 317 LA MERAVIGLIA ABITERA' LA SCUOLA

È del poeta il fin la meraviglia,
Parlo dell’Eccellente e non del Goffo,
Chi non sa far stupir, vada alla striglia!
(G.B. MARINO)

Cuore!
Amore!
Stupore!
Meraviglia!
Parole vietate, negate, assenti, nella Scuola.
E non meraviglia che lo STUDIO sia una pena.
Una pena da evitare in tutti i modi possibili.

Se in essa non regna l’Amore.
Se in essa non regna lo Stupore.
Se in essa non regna la MERAVIGLIA.
<<Amor che move il sole e l’altre stelle>>
AMORE: Studium, Studente, colui che ama…
STUPORE: Oppresso di stupore, a la mia guida Mi volsi (Dante)…
MERAVIGLIA: I’ che l’ésca amorosa al petto avea, Qual meraviglia se di subito arsi? (Petrarca)
Esca d’amor si porta in core ogni bimbo che viene a scuola.
Fatelo ardere!
Fatelo ardere, o Maestri!
Soffiate sull’esca!
Soffiate lo spettacolo bello del mondo!
… questa bella d’erbe famiglia e d’animali…
Erbe dei prati meravigliose…
Fiori dai mille colori e dalle mille forme…
Piante che incantano…
Prati e foreste dei sogni…
Stormir di foglie…
Musica dolce della Natura…
Gabbiani in volo…
Dolci melodie dell’usignolo…
Ruggiti di leoni…
E l’opre dell’uom?
Ponti, Castelli, Grattacieli, Supersonici, Astronavi…
Città d’Arte…
Alberto Angela a Scuola è conosciuto?
Forse il Sussidiario gli ruba il mestiere!
O TABLET, dove ti hanno relegato?
Non potresti, TU, stupire i nostri giovani?
STORIA, GEOGRAFIA, BOTANICA, ZOOLOGIA, MALALA, IL GIOVANE FAVOLOSO…

....la scuola della meraviglia è solo un sogno?
 

martedì 28 luglio 2015

FILM SULLA SCUOLA

Sto vedendo alcuni film interessanti,
mi fanno  riflettere su aspetti diversi 
del mio lavoro: trattano della scuola,
del rapporto docenti-alunni, di educazione
in generale; ve li consiglio vivamente:

IL CLUB DEGLI IMPERATORI
di Michael Hoffman
WORDS AND PICTURES
di Fred Schepisi
 
Naturalmente sono validi anche per i ragazzi
(il primo mi ricorda vagamente  L'attimo fuggente).
Ne ho in lista diversi altri, ve li
posto più avanti.
A presto
 

venerdì 17 luglio 2015

COMPITI per delle VACANZE speciali

Risultati immagini per compiti per le vacanze estive superiori
Questa è per voi un'estate speciale, ragazzi.
Non avete compiti... però questi vale la pena
svolgerli, parola mia!!
  1. Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare, in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici.
  2. Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati insieme quest’anno: più cose potete dire, più cose potete pensare; e più cose potete pensare, più siete liberi.
  3. Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentirete simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete (per consigli di lettura, chiedere a me).
  4. Evitate tutte le cose, le situazioni e le persone che vi rendono negativi o vuoti: cercate situazioni stimolanti e la compagnia di amici che vi arricchiscano, vi comprendano e vi apprezzino per quello che siete.
  5. Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l’estate, come tutte le cose meravigliose, mette in subbuglio l’anima. Provate a scrivere un diario per raccontare il vostro stato (a settembre, se vi va, ne parleremo insieme)
  6. Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L’estate è una danza, ed è sciocco non farne parte.
  7. Almeno una volta, andate a vedere l’alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi, grati.
  8. Fate molto sport.
  9. Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l’estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme (se questa va male, tornate al punto 8).
  10. Riguardate gli appunti delle nostre lezioni: per ogni autore e ogni concetto fatevi domande e rapportatele a quello che vi succede.
  11. Siate allegri come il sole, indomabili come il mare.
  12. Non dite parolacce, e siate sempre educatissimi e gentili.
  13. Guardate film dai dialoghi struggenti (possibilmente in lingua inglese) per migliorare la vostra competenza linguistica e la vostra capacità di sognare. Non lasciate che il film finisca con i titoli di coda. Rivivetelo mentre vivete la vostra estate.
  14. Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell’estate cercate la forza per non arrendervi mai, e fate di tutto per perseguire quel sogno.
  15. Fate i bravi.
Ho rubato questa splendida lista di compiti
per le vacanze al  prof. Cesare Catà, giovane
insegnante alle  scuole superiori, vi auguro
di incontrarne tanti di così illuminati.
Buona fortuna!