sabato 4 maggio 2013

CHE RIDERE!!!!

Partecipo alla giornata mondiale della risata,
che ricorre la prima domenica di maggio,
proponendovi un esperimento alquanto ardito:
Luciana Littizzetto ha riscritto, in chiave comica,
una delle mie poesie preferite: "Lentamente muore"
di Martha Medeiros.

Testo originale:
Lentamente muore (Ode alla vita)
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce

o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Versione comica della Littizzetto:

Lentamente muore chi non cambia marcia
Lentamente muore chi non mette la freccia
quando svolta
Lentamente muore chi non tira il freno a mano
in discesa
Chi sbaglia nell'usare la fresa
Chi gli casca in testa un'obesa, la casa o la
torre di Pisa
Muore lentamente chi non fa come la Marcuzzi
E se non riesce ad andare in bagno, se la tiene
tutta dentro
Muore lentamente chi non si leva prontamente
da sotto il casco della permanente
Muore più velocemente chi mette le dita nella
presa di corrente
Chi non si sposta quando cascano le piante
E chi mangia le amanite velenose al ristorante

Muore lentamente tanta bella gente
Ma c'è anche
E tu lo sai
Una banda di co...bip che non muore mai.

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