Il bambino chiama la mamma e domanda:
"Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?"
La mamma piange e sorride,
stringe al petto il suo bambino e dice:
Eri un desiderio dentro al cuore."
Rabindranath Tagore
I meravigliosi versi che dedicheremo alle
nostre mamme quest'anno sono tratti da
nostre mamme quest'anno sono tratti da
"Il libro di mia madre" di Albert Cohen:
"Io vi saluto madri, piene di grazia,
sante sentinelle, coraggio e bontà,
calore e sguardo d'amore;
calore e sguardo d'amore;
voi che avete occhi che indovinano
voi che sapete immediatamente
se i cattivi ci hanno procurato dolore,
voi unici umani in cui possiamo avere fiducia
e che mai, mai ci tradirete
io vi saluto madri che pensate a noi senza posa,
persino nei vostri sonni,
madri che perdonate sempre
e accarezzate le nostre fronti
con le vostre mani avvizzite,
madri che ci aspettate
madri che state sempre alla finestra
per guardarci andare via
madri che ci trovate incomparabili e unici
madri che non vi stancate mai di servirci
e di coprirci e di rimboccarci le coperte,
anche se abbiamo quarant'anni,
che non ci volete meno bene se siamo brutti,
falliti, distrutti, deboli o vili
madri che certe volte mi fate addirittura
credere in Dio.
se i cattivi ci hanno procurato dolore,
voi unici umani in cui possiamo avere fiducia
e che mai, mai ci tradirete
io vi saluto madri che pensate a noi senza posa,
persino nei vostri sonni,
madri che perdonate sempre
e accarezzate le nostre fronti
con le vostre mani avvizzite,
madri che ci aspettate
madri che state sempre alla finestra
per guardarci andare via
madri che ci trovate incomparabili e unici
madri che non vi stancate mai di servirci
e di coprirci e di rimboccarci le coperte,
anche se abbiamo quarant'anni,
che non ci volete meno bene se siamo brutti,
falliti, distrutti, deboli o vili
madri che certe volte mi fate addirittura
credere in Dio.
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