"Calvino, tre chiavi, tre talismani per il Duemila".
"Mah!" - rispose perplesso Calvino, indicando
poi cosi' il suo primo talismano "imparare delle
poesie a memoria, molte poesie a memoria, da
bambini, da giovani, e anche da vecchi. Le poesie
fanno compagnia, uno se le ripete mentalmente
e poi lo sviluppo della memoria e' molto importante".
(Italo Calvino)
E perché non imparare questi testi a memoria?
In nome di che cosa non appropriarsi della
letteratura? Forse perché non si fa più da
tanto tempo? Vorremmo lasciare volar via
pagine simili come foglie morte solo perché
non è più stagione? È davvero auspicabile
non trattenere simili incontri? Se questi testi
fossero persone, se queste pagine eccezionali
avessero volti, dimensioni, una voce, un sorriso,
un profumo, non passeremmo il resto della vita
a morderci la mani per averli lasciati scappare
via? (Daniel Pennac)
GIOCO DI FINE ORA:
l'insegnante cita i versi e le parole
più belle della nostra letteratura, da
San Francesco in poi, e gli alunni
devono indovinare a chi appartengono...
quante poesie e brani mandati a memoria,
quanti cassetti da riaprire e spolverare,
cosa resterà nella mente e nel cuore negli
anni a venire.......spero tanto ragazzi!
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