giovedì 7 luglio 2016

ABBAN-DONARE LIBRI: la moda dell'estate 2016

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Quando ho letto l'articolo (su Rieti Life) mi è
sembrato di sognare; una fantastica iniziativa
ha preso piede da poco tempo ed è già
diventata virale, leggete anche voi e
guardiamoci intorno, chissà non ci possa
capitare di trovare, per caso, un libro
abban-donato.... e magari aderiamo,
perché no?!

“C’è un libro abban-donato”: 

il fenomeno social arriva a Rieti.

(di Valentina Fabri) Passeggiare per le vie della città in una sera d’estate, sedersi su una panchina a gustare un gelato, trovarsi in un parco per una corsa mattutina…ed imbattersi in un libro abban-donato. Da oggi può succedere anche a Rieti.
Un’idea lodevole e tutta italiana, arrivata insospettabilmente da un milanese 92enne con un nobile intento: stimolare l’interesse alla lettura e far riscoprire il fascino dei libri, fondamentali per la formazione dei più giovani ed indispensabili – secondo Vezio Bonera, ideatore del progetto –  per rimanere tali “anche alla mia età”.
Un progetto, quello dei libri abban-donati, che in soli due mesi ha fatto registrare circa 28.000 adesioni al gruppo facebook nato ad opera dello stesso Bonera che descrivendo il suo primo abban-dono ha dato il via ad un fenomeno divenuto in poco tempo virale. Le regole sono poche e semplici: gli iscritti al gruppo per stimolare la lettura abbandonano un libro su un mezzo pubblico, su un muretto, in un bar, o sulla panchina di un parco inserendo un biglietto dove si descrive la motivazione di questo abbandono che si intende trasformare in dono; chi avrà la fortuna di imbattersi in quel libro saprà in questo modo perché qualcuno ha scelto di condividere le emozioni suscitate da quella lettura.
Il tutto avviene in forma anonima ma non è da escludere che da un libro possa nascere un’ amicizia che abbia come punto di partenza un’emozione comune. Al gruppo facebook è affidato il compito di segnalare, tramite una foto postata, il luogo dell’abban-dono ed eventualmente, quello del ritrovamento, a testimonianza del viaggio che questo libro avrà intrapreso.
Il risultato, neanche a dirlo, è stato sorprendente e lo testimoniano le decine di foto di abban-doni e ritrovamenti postati sul social; un meccanismo semplice, accolto con entusiasmo da chi, generosamente, sceglie di condividere un libro di particolare importanza con qualcuno di cui probabilmente non saprà mai l’identità, ma anche e soprattutto da chi potrà avere l’occasione di immergersi in letture altrimenti sconosciute.
…come Michela, giovane reatina che passeggiando in una mattina d’estate in un parco di Rieti ha incontrato “Harry Potter”…

 


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