Ugo Foscolo:
Celeste è questa | corrispondenza di
amorosi sensi, |
celeste dote è negli umani
Sol chi non lascia eredità d'affetti |
Poca gioia ha dell'urna
Sdegno il verso che suona e che
non crea
A' generosi | Giusta di gloria dispensiera
è morte
Quel grande | che temprando lo scettro
a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle
genti svela | di che lagrime grondi e di
che sangue
Per introdurre Ugo Foscolo, bisogna prima
chiarire i caratteri fondamentali del
Neoclassicismo e la biografia del poeta,
che analizzeremo meglio in classe, propongo
quindi questi video introduttivi:
La vita e le opere sono ben riassunte in questa
mappa concettuale del bravissimo collega Diego
Carestiato:
Questo invece è un bel ritratto del nostro
poeta, che ha dedicato alla sua persona un
famoso autoritratto in versi, che potrete
leggere di seguito:
Solcata ho fronte, occhi incavati intenti;
Crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto;
Labbro tumido acceso, e tersi denti,
4Capo chino, bel collo, e largo petto;
Giuste membra, vestir semplice eletto;
Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti,
Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;
8Avverso al mondo, avversi a me gli eventi.
Talor di lingua, e spesso di man prode;
Mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,
11Pronto, iracondo, inquieto, tenace:
Di vizi ricco e di virtù, do lode
Alla ragion, ma corro ove al cor piace:
14Morte sol mi darà fama e riposo.
Il poeta si descrive, presentando
il suo aspetto fisico e il suo
carattere: ha la fronte alta,
solcata da rughe, i capelli rossi,
i denti bianchi, un corpo proporzionato;
si veste elegantemente; agisce
velocemente; ha un carattere impulsivo
e tenace, è sempre in lotta con il
destino. Foscolo chiude il componimento
affermando che solo con la morte potrà
trovare la fama e il riposo,
tema che ricorre in tutti i
sonetti.
Adesso divertitevi ad ascoltare
diverse versioni recitate e
musicate del sonetto "A Zacinto",
di cui eseguiremo l'analisi
del testo dettagliata in classe:
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