I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo.
(Sigmund Freud)
Ascoltando Massimo Recalcati inLessico famigliare-La madre, ho
avuto l'occasione di imbattermi nella
storia delle due donne che si contendono
un bambino, giudicate con estrema
saggezza dal re Salomone.
Subito ho pensato al nostro difficile
compito di dirimere continuamente,
cercando di non turbare l'armonia
sempre in bilico del gruppo classe,
questioni più o meno complesse;
voglio quindi augurare a tutti gli
insegnanti e a me stessa di riuscire
ad essere giusti, equi, salomonici
nel giudicare i propri alunni,
sforzandoci di non eccedere nel
rigore e riconoscendo a ognuno
il suo merito.
Questo è il mio auspicio di inizio
anno scolastico!
Un giorno il saggio re Salomone dovette giudicare una causa in cui erano contrapposte due donne che si contendevano lo stesso bambino.
Ognuna di loro sosteneva che il figlio fosse suo. Vista l'impossibilità di poter stabilire chi delle due contendenti fosse la vera madre, al Sovrano venne un'idea. Egli propose di tagliare il bimbo in due parti uguali e di offrirne metà a ciascuna di esse.
La prima fu d'accordo con il Monarca e con tono glaciale disse: "se non lo posso tenere io che sono la vera madre, allora è meglio tagliarlo a metà, così che nemmeno lei lo possa avere per intero". La seconda donna, invece, pregò il Re di non fare del male al bambino. "Datelo a lei, preferisco perderlo anziché vederlo morire", disse cadendo in ginocchio davanti ai suoi piedi.
Con questo stratagemma il re Salomone riuscì a capire immediatamente che quella era la madre legittima del bambino. "Alzati - le disse con tono deciso - e riprenditi tuo figlio!"
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