martedì 20 agosto 2019

LA BIBLIOTECA DEI RAGAZZI

Ciao ragazzi, se avete ancora dei
dubbi sui libri da leggere in questa
torrida estate, vi segnalo un
sito di consigli validissimi:
https://www.corriere.it/scuola/speciali/2014/biblioteca-dei-ragazzi/vota.shtml?refresh_ce-cp
oltre che trovare ottimi spunti di
lettura, potrete anche votare il
libro che più avete amato, sono
tutti classici a misura di giovani
lettori come voi.

 Risultati immagini per incipit famosi

Ora vi propongo un gioco adatto
per un Laboratorio di lettura, ma
non solo.
Consegna: si può giocare a coppie,
oppure l'insegnante legge le "prime
parole" di un romanzo famoso e gli
alunni si sforzano di indovinarlo,
chi ne individua di più vince!

ECCO IL MIO ELENCO DI INCIPIT:

Anna Karenina, Lev Tolstoj:  
“Tutte le famiglie felici si somigliano; 
ogni famiglia infelice è invece 
disgraziata a modo suo. In casa 
Oblonski tutto era sottosopra”. 

La Divina Commedia, Dante Alighieri

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura! 


Piccole donne, Luisa May Alcott
Natale non sarà Natale senza regali", 
borbottò Jo, stesa sul tappeto.
"Che cosa tremenda esser poveri!", 

sospirò Meg, lanciando un'occhiata 
al suo vecchio vestito.  


1984, George Orwell: 
“Era una fresca limpida giornata d’aprile 
e gli orologi segnavano l’una. Winston Smith, 
col mento sprofondato nel bavero del cappotto 
per non esporlo al rigore del vento, scivolò 
lento fra i battenti di vetro dell’ingresso 
agli Appartamenti della Vittoria, ma non 
tanto lesto da impedire che una folata di 
polvere e sabbia entrasse con lui”.


Il fantasma di Canterville, Oscar Wilde
degli Stati Uniti, acquistò Canterville 
Chase, tutti gli dissero che stava 
commettendo una gran sciocchezza, 
in quanto il luogo era senza dubbio 
infestato dagli spiriti.


Il giovane Holden, J.D. Salinger: 
“Se davvero avete voglia di sentire 
questa storia, magari vorrete sapere 
prima di tutto dove sono nato e com’è 
stata la mia infanzia schifa e che cosa 
facevano i miei genitori e compagnia 
bella prima che arrivassi io, e tutte 
quelle baggianate alla David Copperfield, 
ma a me non va proprio di parlarne”.
La metamorfosi, Franz Kafka:  
“Gregor Samsa, destandosi un mattino 
da sogni agitati, si trovò trasformato 
nel suo letto in un enorme insetto 
immondo”. 


Peter Pan, James Matthew Barrie: 
“Tutti i bambini crescono, meno uno. 
Sanno subito che crescono, e Wendy 
lo seppe così”.



Moby Dick, Herman Melville:  
“Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – 
non importa quanti esattamente – 
avendo pochi o punti denari in tasca 
e nulla di particolare che m’interessasse 
a terra, pensai di darmi alla navigazione 
e vedere la parte acquea del mondo”. 



Harry Potter e la pietra filosofale, 
J.K. Rowling: 
“Il signore e la signora Dursley, di 
Privet Drive numero 4, erano orgogliosi 
di poter affermare che erano perfettamente 
normali, e grazie tante. Erano le ultime 
persone al mondo da cui aspettarsi che 
avessero a che fare con cose strane o 
misteriose, perché sciocchezze del genere 
proprio non le approvavano”. 

David Copperfield, Charles Dickens:  
“Se io debba risultare l’eroe della mia vita, 
o se questo posto debba essere tenuto da un 
altro, lo mostreranno queste pagine. Per 
iniziare il racconto della mia vita con 
l’inizio stesso della mia esistenza, dirò 
che sono nato (così mi hanno detto e lo 
credo) un Venerdì, a mezzanotte in punto”.


Margaret Mitchell, Via col vento:  
“Rossella O’Hara non era bella, ma 
gli uomini che ne subivano il fascino, 
come i gemelli Tarleton, di rado se ne 
rendevano conto”.

La fabbrica di cioccolato,
Roald Dahl
Questa è la storia di un normalissimo 
bambino di nome Charlie Bucket. 
Non era più veloce, più forte o più 
intelligente degli altri bambini. La 
sua famiglia non era né ricca, né 
potente, né influente... a dire il vero, 
avevano a malapena di che mangiare. 
Charlie Bucket era il ragazzino più 
fortunato del mondo, ma non lo 
sapeva ancora.

Alice nel paese delle meraviglie, 
Lewis Carroll: “Alice cominciava a 
sentirsi assai stanca di sedere sul 
poggetto accanto a sua sorella, 
senza far niente: aveva una o due 
volte data un’occhiata al libro che 
la sorella stava leggendo, ma non 
v’erano nè dialoghi nè figure, – e 
a che serve un libro, pensò Alice, – 
senza dialoghi nè figure?”.



Ventimila leghe sotto i mari, 
Jules Verne:  
“A segnare in maniera indimenticabile 
l’anno 1866 fu un evento strano, un 
fenomeno inspiegato e inspiegabile. 
Per non parlare delle voci che 
agitavano le popolazioni dei porti 
che sovreccitavano l’animo del 
pubblico della città dell’interno, 
fu la gente di mare ad essere 
particolarmente preoccupata”. 

Don Chisciotte, 
Miguel de Cervantes:  
“In un paese della Mancia, di cui 
non voglio fare il nome, viveva or 
non è molto uno di quei cavalieri 
che tengono la lancia nella restrelliera, 
un vecchio scudo, un ossuto ronzino 
e il levriero da caccia”.

I promessi sposi, Alessandro Manzoni
"Quel ramo del lago di Como, 
che volge a mezzogiorno, 
tra due catene non interrotte  
di monti, tutto a seni e a golfi, 
a seconda dello sporgere e del 
rientrare di quelli, vien, 
quasi a un tratto, a ristringersi, 
e a prender corso e figura, tra 
un promontorio a destra, e 
un'ampia costiera dall'altra parte;" 

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