dubbi sui libri da leggere in questa
torrida estate, vi segnalo un
sito di consigli validissimi:
https://www.corriere.it/scuola/speciali/2014/biblioteca-dei-ragazzi/vota.shtml?refresh_ce-cp
oltre che trovare ottimi spunti di
lettura, potrete anche votare il
libro che più avete amato, sono
tutti classici a misura di giovani
lettori come voi.
Ora vi propongo un gioco adatto
per un Laboratorio di lettura, ma
non solo.
Consegna: si può giocare a coppie,
oppure l'insegnante legge le "prime
parole" di un romanzo famoso e gli
alunni si sforzano di indovinarlo,
chi ne individua di più vince!
ECCO IL MIO ELENCO DI INCIPIT:
Anna Karenina, Lev Tolstoj:
“Tutte le famiglie felici si somigliano;
ogni famiglia infelice è invece
disgraziata a modo suo. In casa
Oblonski tutto era sottosopra”.
La Divina Commedia, Dante Alighieri
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Piccole donne, Luisa May Alcott
Natale non sarà Natale senza regali",
borbottò Jo, stesa sul tappeto.
"Che cosa tremenda esser poveri!",
sospirò Meg, lanciando un'occhiata
al suo vecchio vestito.
1984, George Orwell:
“Era una fresca limpida giornata d’aprile
e gli orologi segnavano l’una. Winston Smith,
col mento sprofondato nel bavero del cappotto
per non esporlo al rigore del vento, scivolò
lento fra i battenti di vetro dell’ingresso
agli Appartamenti della Vittoria, ma non
tanto lesto da impedire che una folata di
polvere e sabbia entrasse con lui”.
Il fantasma di Canterville, Oscar Wilde
degli Stati Uniti, acquistò Canterville
Chase, tutti gli dissero che stava
commettendo una gran sciocchezza,
in quanto il luogo era senza dubbio
infestato dagli spiriti.
La metamorfosi, Franz Kafka:
“Gregor Samsa, destandosi un mattino
da sogni agitati, si trovò trasformato
nel suo letto in un enorme insetto
immondo”.
“Tutti i bambini crescono, meno uno.
Sanno subito che crescono, e Wendy
lo seppe così”.
“Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa –
non importa quanti esattamente –
avendo pochi o punti denari in tasca
e nulla di particolare che m’interessasse
a terra, pensai di darmi alla navigazione
e vedere la parte acquea del mondo”.
J.K. Rowling:
“Il signore e la signora Dursley, di
Privet Drive numero 4, erano orgogliosi
di poter affermare che erano perfettamente
normali, e grazie tante. Erano le ultime
persone al mondo da cui aspettarsi che
avessero a che fare con cose strane o
misteriose, perché sciocchezze del genere
proprio non le approvavano”.
David Copperfield, Charles Dickens:
“Se io debba risultare l’eroe della mia vita,
o se questo posto debba essere tenuto da un
altro, lo mostreranno queste pagine. Per
iniziare il racconto della mia vita con
l’inizio stesso della mia esistenza, dirò
che sono nato (così mi hanno detto e lo
credo) un Venerdì, a mezzanotte in punto”.
“Rossella O’Hara non era bella, ma
gli uomini che ne subivano il fascino,
come i gemelli Tarleton, di rado se ne
rendevano conto”.
La fabbrica di cioccolato,
Roald Dahl
Questa è la storia di un normalissimo
bambino di nome Charlie Bucket.
Non era più veloce, più forte o più
intelligente degli altri bambini. La
sua famiglia non era né ricca, né
potente, né influente... a dire il vero,
avevano a malapena di che mangiare.
Charlie Bucket era il ragazzino più
fortunato del mondo, ma non lo
sapeva ancora.
Alice nel paese delle meraviglie,
Lewis Carroll: “Alice cominciava a
sentirsi assai stanca di sedere sul
poggetto accanto a sua sorella,
senza far niente: aveva una o due
volte data un’occhiata al libro che
la sorella stava leggendo, ma non
v’erano nè dialoghi nè figure, – e
a che serve un libro, pensò Alice, –
senza dialoghi nè figure?”.
Ventimila leghe sotto i mari,
Jules Verne:
“A segnare in maniera indimenticabile
l’anno 1866 fu un evento strano, un
fenomeno inspiegato e inspiegabile.
Per non parlare delle voci che
agitavano le popolazioni dei porti
che sovreccitavano l’animo del
pubblico della città dell’interno,
fu la gente di mare ad essere
particolarmente preoccupata”.
Don Chisciotte,
Miguel de Cervantes:
“In un paese della Mancia, di cui
non voglio fare il nome, viveva or
non è molto uno di quei cavalieri
che tengono la lancia nella restrelliera,
un vecchio scudo, un ossuto ronzino
e il levriero da caccia”.
I promessi sposi, Alessandro Manzoni
"Quel ramo del lago di Como,
che volge a mezzogiorno,
tra due catene non interrotte
di monti, tutto a seni e a golfi,
a seconda dello sporgere e del
rientrare di quelli, vien,
quasi a un tratto, a ristringersi,
e a prender corso e figura, tra
un promontorio a destra, e
un'ampia costiera dall'altra parte;"
Nessun commento:
Posta un commento