domenica 4 settembre 2016

IL SAPERE CI FA VOLARE FINO ALLE STELLE

Per i sottotitoli in italiano cliccate su questo link:
http://video.corriere.it/harvard-emozionante-discorso-educazione-donovan-livingston/d9035718-2803-11e6-8ae9-1f09742ed1bf
Che ne dite? Non vi viene voglia di tuffarvi
sui libri e divorarli... non sognate anche voi
di appartenere alle stelle?
Non vi spaventate della lunghezza, sarà poesia
per le vostre orecchie.
BUON ANNO SCOLASTICO COLLEGHI E
RAGAZZI!

"L'istruzione, al di là di ogni dispositivo
che abbia una origine umana, è sempre 
stata  un grande equalizzatore delle 
condizioni dell'uomo".
Horace Mann, 1848. Ai tempi di queste
sue considerazioni io non potevo leggere, 
non potevo scrivere, e chi tentava  di farlo
era punibile addirittura con la morte.
Per intere generazioni abbiamo conosciuto
l'nfinito potere della conoscenza, eppure,
in qualche modo, non abbiamo mai messo
in discussione chi ne deteneva le chiavi,
i guardiani dell'informazione.
Purtroppo in questo ordine di cose ho sempre
visto un "dividi et impera", un grave
errore di calcolo della realtà.
Per qualcuno, l'unica differenza tra una
classe di scuola e una piantagione è il tempo.
Quante volte ancora dovremo sentirci come
una sorta di citazione, come una serie di  
parole in frasi dette da qualcun altro? 
DIVERSITA', INCLUSIONE.
Ci sono giorni in cui mi sento come uno,
uno solo. Un bocciolo solitario piantato
in un terreno di promesse non mantenute.
Sono sempre stato una spina nel fianco
dell'ingiustizia. Dirompente, esplosivo, 
loquace, una distrazione, con una passione 
che trascende i limiti della mia conoscenza.
Oltre il tuo curriculum e i tuoi standard.
Ma io sono qui, come una manifestazione di 
amore e di dolore, con la rivoluzione che pompa 
nelle vene, sono lo strano frutto che cresce troppo
maturo per un pioppo, sono un sogno fatto di
legge, un sogno rinviato in carne ed ossa.
Sono un movimento, un misto  di ricordi che
l'America cerca di dimenticare; ma il mio 
passato non mi permetterà di restare seduto:
il mio corpo e la mia mente non possono 
essere contenuti.
Voi educatori, non coprite con le vostre 
voci il fruscio delle catene, rimuoviamole,
togliamoci le manette, liberiamoci del peso
ingombrante della povertà o del privilegio.
Politica e  ignoranza...
Ero alle medie, quando Miss Parker mi ha
detto:" Donovan, possiamo fare un buon uso di questa
tua energia in eccesso". E lei mi ha fatto conoscere
il suono della mia voce. Mi ha fatto conoscere un 
palcoscenico, mi ha costruito una base di partenza.
Mi ha spiegato che le nostre storie
sono come le scale, che ci consentono di toccare
le stelle e che dobbiamo  salirle e afferrarle. 
Continuiamo a salire e afferriamole.
Rovescia tutte le tue emozioni in un mestolo
e versale nella tua anima, illumina il mondo
con il tuo fascino brillante...Educare richiede
la pazienza di Galileo, oggi, quando guardo negli
occhi i miei studenti, tutto ciò che vedo sono
le costellazioni: se provate ad unire i puntini,
potete  tracciare la forma della loro genialità,
che brilla nella loro ora più buia. Guardo gli 
occhi dei miei studenti e vedo la stessa luce
che forma la cintura di Orione o le piramidi 
di Giza. Vedo la stessa luce che ha guidato 
Harriet alla libertà. Li ho visti: sotto le loro 
maschere, sotto i loro guai esiste una frustrazione
vera, la riduzione in schiavitù delle loro opinioni.
Al centro di tutto c'è che nessuno è stato 
pensato per essere comune. Siamo nati per
essere comete, per sfrecciare nello spazio e
nel tempo, per lasciare il segno in ogni 
impresa che affrontiamo. Un cratere è il 
segno che qualcosa di incredibile è successo:
di un impatto indelebile che ha scosso
il mondo. Non siamo forse gli astronomi che 
cercano la prossima stella cadente?
Io insegno nella speranza di trasformare
questi contenuti in navi spaziali, i problemi
in telescopi, perchè un bimbo possa vedere 
il loro potenziale dal punto in cui si trovano.
Non è giusto dirgli che sono stelle senza 
renderlo consapevole della notte che le
circonda. Non è giusto dirgli che l'educazione è 
la chiave e al tempo stesso continuare a cambiare
la serratura. L'educazione non rende tutti uguali:
 è il sonno, piuttosto, che precede il sogno 
americano: quindi alzatevi, fate sentire la 
vostra voce, fino a quando non avrete tappato 
i buchi nel cielo rotto di un bimbo.
Svegliate ogni bambino, fategli conoscere
il suo potenziale celeste. Sono stato un 
buco nero nella mia classe per troppo tempo,
 assorbendo ogni cosa, ma senza emettere luce.
Ma questi giorni sono passati, ora appartengo
alle stelle, anche voi, anche loro.
Insieme possiamo sperare  galassie di 
grandezza per le generazioni che verranno.
No, il cielo non è il limite, è soltanto l'inizio.
PRENDIANO IL VOLO.


Nessun commento:

Posta un commento