mercoledì 25 gennaio 2017

PER I RAGAZZI DI TERZA INDECISI.

Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere.
(James Joyce)


Ascoltate le parole di questo insegnante,
soprattutto dalla metà in poi, sono rivolte
a studenti diplomandi, ma il messaggio è
validissimo anche per voi...
















Fino al 6 febbraio migliaia di studenti si
iscriveranno online alla scuola superiore.
Ma a 14 anni capita di non riuscire a scegliere
una strada. Sarà per questo che negli ultimi
anni oltre il 50% dei ragazzi ha preferito
iscriversi a un liceo: classico, scientifico,
artistico, oppure linguistico, musicale o delle
scienze umane. Qualsiasi sia la scuola superiore,
il ciclo dura cinque anni e permette sempre
di accedere all'università.

Sono almeno tre i miti da sfatare. Il primo:
i licei sono per le femmine, gli istituti tecnici
e professionali per i maschi. Uno stereotipo
pericoloso (...)
Il secondo mito da sfatare riguarda il dopo
maturità. "Non bisogna scegliere una scuola
solo perché assicura sbocchi professionali
sicuri", mette in chiaro il Cospes, Centro
di psicologia clinica ed educativa di Milano che
si occupa di orientamento scolastico.
Infine, una parola sui consigli orientativi dei
professori delle medie: sono importanti, ma
non sono un dogma.
Il direttore del Cospes Giancarlo Scotti
dà alcune dritte per aiutare i ragazzi (e i loro
genitori) nel momento importante della scelta
delle superiori. Ecco cosa ha detto.

Ragazzi, evitate di...
1) Scegliere una scuola solo perché ci vanno
     i vostri amici.
2) Iscrivervi a una certa scuola perché non è
   “da sfigati”.
3) Ascoltare solo la vostra paura di non
    farcela: le cose difficili o importanti non
    si fanno mai da soli.
4) Credere che potrete avere successo anche
    senza studiare, approfondire o organizzarvi.
5) Sottovalutare i suggerimenti dei genitori.

5 dritte per scegliere bene
1) È una scelta importante. Discutila
     attentamente con i tuoi genitori, che
     hanno più esperienza di te.
2) Spiega loro perché la tua scelta ti pare 
    giusta: deve tenere conto della tua reale 
    situazione scolastica, valorizzare le tue
    materie preferite, essere in linea con il tipo
   di valore che tu attribuisci allo studio.
3) Se il consiglio orientativo dei tuoi
    professori ti pare ingiusto, chiedi un
    parere ai tuoi.
4) Cerca di capire se i sistemi di insegnamento
    nella scuola che frequenterai tengono conto
    delle tue capacità di utilizzo delle tecniche
    digitalizzate.
5) Chiedi ai tuoi genitori di spiegarti bene le 
    attività che si svolgono realmente nelle
    professioni che ti piacerebbero.

Genitori, cercate di...
1) Utilizzare toni pacati. Nell’incertezza,
    i figli devono potersi sentire in grado
    di prendere una decisione corretta.
2) Capire se il giudizio di orientamento
    dato dalla scuola rispecchia veramente le
    capacità e gli interessi del figlio.
3) Considerare che non si compie “la”
    scelta, ma “una” scelta: ormai ogni
    scuola prevede un quinquennio e può
    permettere un accesso all’università.
4) Tener conto delle caratteristiche
     individuali dei figli. Ogni scelta va
     rispettata.
5) Informarvi sulle offerte formative:
    tutte
   

Articolo di Repubblica 

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