domenica 29 gennaio 2017

TEMA ARGOMENTATIVO: EMIGRAZIONE/IMMIGRAZIONE

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VIDEO E CANZONI:
POESIE:
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
Fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e  madre prima di partire
Erri De Luca


Il Nuovo Colosso

Non come il gigante di bronzo di greca fama, 
che a cavalcioni da sponda a sponda stende i suoi arti conquistatori:
Qui, dove si infrangono le onde del nostro mare
Si ergerà una donna potente con la torcia in mano,
la cui fiamma è un fulmine imprigionato, e avrà come
nome Madre degli Esuli. Il faro 
nella sua mano darà il benvenuto al mondo, i
suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.
Antiche terre, – ella dirà con labbra mute
– a voi la gran pompa! A me date
 i vostri stanchi, i vostri poveri, 
le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi,
i rifiuti miserabili delle vostre spiagge affollate. 
Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste, 
e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.  
Emma Lazarus 
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Quando i marocchini eravamo noi

Una grave forma di amnesia colpisce gli Italiani:
dal 1860 al 1970 più di 26 milioni di nostri connazionali sono emigrati in Argentina, in Brasile, negli Stati Uniti, in Australia, in Svizzera, Francia, Belgio, Germania, ecc.
Erano piemontesi, lombardi, campani, veneti, liguri, siciliani, poveri, con una bassa scolarità se non analfabeti, cercavano fortuna.
Li chiamavano “gringos de mierda” e “macaroni”, li trattavano con disprezzo e arroganza; erano considerati pigri, infidi e sporchi: “vietato ai cani e agli italiani” era scritto sulle vetrine di qualche bar di Francoforte nella Germania del 1960.
Eppure gli italiani rivolgono lo stesso trattamento agli immigrati: hanno dimenticato o vogliono rifarsi?
Tappetini stesi sui marciapiedi. In vendita cinte, borse, maschere di legno, statue forse realmente africane. Vuol comprare ?
Parigi. Fine del secolo scorso. Un ragazzo italiano vende statuine di gesso.
Dice la cartolina dell’epoca “Voulez-vous, messieurs ?”
Forse, alle orecchie francesi, la pronuncia sarà apparsa pressappoco così :”Vu’ cumpra’ ?”
Germania, un treno dall’Italia negli anni Sessanta. Sfiancata dal viaggio, una donna che va dal marito cerca di dormire : un ricongiungimento familiare, dicono i burocrati dell’emigrazione.
Ma che cosa è quel fazzoletto nero attorno al volto, un chador?
da “Le voci dell’altro”
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Nel 1912 il transatlantico inglese Titanic,
nel suo viaggio inaugurale, andò a cozzare
contro un iceberg e si inabissò. In quella
catastrofe, la classe sociale di ciascun
passeggero fu uno dei fattori che determinò
se egli sarebbe annegato o sopravvissuto.
La lista ufficiale delle vittime dimostrò che
su un totale di 143 viaggiatrici di prima classe,  
solo quattro perirono (delle quali tre avevano
scelto volontariamente di rimanere nella nave).
Tra le viaggiatrici della seconda classe, le vittime
furono 15 su 93 e nella terza classe 81 donne su 
179 affondarono con la nave. I passeggeri di terza
classe (emigranti) ricevettero l’ordine di rimanere
sotto coperta e in alcuni casi l’ordine fu fatto
eseguire sotto la minaccia delle armi.


LIBRI a cui fare riferimento:
Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
Dagli Appennini alle Ande di Edmondo De Amicis
( trasmesso in Italia anche con il titolo Marco
Dagli Appennini alle Ande, è un anime
ispirato al racconto Dagli Appennini alle Ande
del romanzo Cuore di Edmondo De Amicis).

AFORISMI:
In alcune delle nostre province del 
Mezzogiorno specialmente, dove 
grande è la miseria e dove grandi 
sono le ingiustizie che opprimono 
ancora le classi più diseredate dalla 
fortuna, è una legge triste e fatale: 
o emigranti o briganti.
Francesco Saverio Nitti, L’emigrazione
italiana e i suoi avversari, 1888
Quando uno lascia un paese, 
tutte le cose acquistano 
prima della partenza un 
valore straordinario di ricordo,
e ci fanno pregustare la 
lontananza e la nostalgia.
Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte, 1930

...e qui il collegamento con l'Addio ai monti
di Lucia sorge spontaneo!
...naturalmente non trascurate di far riferimento
alla storia di fine Ottocento/primi Novecento,
che stiamo studiando, quando in Italia il 
fenomeno migratorio si intensificò notevolmente.

Il materiale su cui lavorare mi sembra 
sufficiente, esaminate tutti i documenti, 
ispiratevi, cercate di citarne il più possibile
fondendoli in un tutto unico, originale e vostro!
Qui di seguito uno dei vari schemi da
seguire per svolgere il tema argomentativo:
 Risultati immagini per tema argomentativo
 BUON LAVORO!

2 commenti:

  1. Grazie professoressa . Una domanda per domani il testo argomentativo dobbiamo farlo sull emigrazione o immigrazione ??

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