futuri allievi.
L'immagine, dopo essere stati "affacciati" per un po',
spaventa e rasserena, agghiaccia
e rianima; i più grandi (di terza media)
conoscono bene questa condizione
psicologica.
Sono certa che dai loro animi in fermento
germoglierebbero pensieri molto profondi;
per il momento vi propongo questi bellissimi
versi di Vittorio Francione:
…guardare le cose dall’alto
è guardarle come gli uccelli dell’aria
e come gli Angeli,
guardarle con Sguardo che anèla
a divenire angelo e uccello,
Sguardo leggero, mobile,
ampio, libero…
…guardare le cose dall’alto
è uscire da sé
per diventare infine
ciò che si è.
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