Mi commuove vedere questo video,
è ideale per ricordare ai miei adorabili
adolescenti "in rivolta" di amare anche le
debolezze nelle persone che ci amano,
loro questo fanno!
Ricordo con i miei alunni le feste
tradizionali, gli anni passano
cambiano solo le poesie: ora sono più
mature, impegnate, profonde....
Per la festa del papà ho scelto questa:
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SE di RUDYARD KIPLING
Se saprai mantenere la testa quando
tutti intorno a te la perdono, e te ne
fanno una colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso
quando tutti ne dubitano, tenendo pero'
considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di
aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere
con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono,
né parlare troppo saggio;
Se saprai sognare, senza fare del sogno
il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero
il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due
impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità
che hai detto distorte dai furfanti per abbindolare
gli sciocchi, o a guardare le cose per le quali
hai dato la vita, distrutte, e piegarti a
ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le
tue fortune e rischiarlo in un unico lancio
a testa e croce, e perdere, e ricominciare di nuovo dal
principio senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da
tempo sfiniti, e a tenere duro quando in te
non c'è più nulla se non la Volontà che dice loro:
"Tenete duro!"
Se saprai parlare alle folle senza perdere la
tua virtu', o passeggiare con i Re, rimanendo
te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno
ferirti,
Se per te ogni persona contera', ma nessuno
troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sara' la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo,
figlio mio!
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Ascoltiamola nella magistrale interpretazione
di Alberto Lupo
cavare da solo,
se mi guardi negli occhi e capisci quello che penso,
se riesci a parlare con me senza giudicarmi,
se riesci a imparare dai tuoi errori come hai
te lo faccio perdere,
se un giorno riuscirai a vedermi finalmente felice,
se resisti alle mie imprevedibili esplosioni di affetto,
sono certo che, se avrai la pazienza di aspettare,
e ciò che più conta, sei il migliore, padre mio!
tutti intorno a te la perdono, e te ne
fanno una colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso
quando tutti ne dubitano, tenendo pero'
considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di
aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere
con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono,
né parlare troppo saggio;
Se saprai sognare, senza fare del sogno
il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero
il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due
impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità
che hai detto distorte dai furfanti per abbindolare
gli sciocchi, o a guardare le cose per le quali
hai dato la vita, distrutte, e piegarti a
ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le
tue fortune e rischiarlo in un unico lancio
a testa e croce, e perdere, e ricominciare di nuovo dal
principio senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da
tempo sfiniti, e a tenere duro quando in te
non c'è più nulla se non la Volontà che dice loro:
"Tenete duro!"
Se saprai parlare alle folle senza perdere la
tua virtu', o passeggiare con i Re, rimanendo
te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno
ferirti,
Se per te ogni persona contera', ma nessuno
troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sara' la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo,
figlio mio!
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Ascoltiamola nella magistrale interpretazione
di Alberto Lupo
Questa è la lettera, intensa e commovente,
di un padre al figlio; come regalo per la festa
del papà, i miei alunni l'hanno ribaltata, ricalcando
il capolavoro di Kipling, annotando dei versi
scritti da un figlio al padre.
Riporto qui i loro meravigliosi pensieri di
tredicenni, ecco i più belli:
Se riesci ad avere fiducia in me anche se non ce
l'ho neppure io,
se riesci a sperare che io possa arrivare lontano,
se puoi accettare che un giorno me la dovròcavare da solo,
se mi guardi negli occhi e capisci quello che penso,
se riesci a parlare con me senza giudicarmi,
se riesci a imparare dai tuoi errori come hai
insegnato a me,
se riesci a conservare il controllo anche quando te lo faccio perdere,
se un giorno riuscirai a vedermi finalmente felice,
se resisti alle mie imprevedibili esplosioni di affetto,
sono certo che, se avrai la pazienza di aspettare,
sarai un ottimo nonno.
Grazie di essere qui e di tenermi nel tuo pensiero,e ciò che più conta, sei il migliore, padre mio!
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